Morte Nicola Pietrangeli: minuto di raccoglimento nelle competizioni ufficiali

 


La Federazione Italiana Tennis e Padel ha disposto che, in tutte le occasioni ufficiali dei prossimi giorni, venga osservato un minuto di ricordo in onore di Nicola Pietrangeli, morto oggi 1 dicembre 2025,  affinché il suo esempio e la sua eredità continuino a risuonare su ogni campo d’Italia.


Pietrangeli aveva 92 anni e nella sua unga carriera da tennista ha vinto due volte il  Roland Garros, tre tornei di Monte Carlo e due Internazionali di Roma.

Da fonte Wikipedia: 

Considerato uno dei tennisti italiani migliori di sempre,[3] è stato n. 3 del mondo in singolare nel triennio 1959-1961, secondo le classifiche relative ai tennisti non professionisti, allora redatte ogni fine anno dai giornalisti Lance Tingay[4][5] e Ned Potter.[6]


Vincitore in singolare di due edizioni del Roland Garros (1959 e 1960), vanta tre edizioni del torneo di Monte Carlo (di cui due consecutive) e due titoli agli Internazionali d'Italia. Quattro volte finalista a Parigi, Roma e Monte Carlo, e due volte in Coppa Davis, è stato semifinalista a Wimbledon, e ha disputato i quarti di finale agli Australian Championships. Conquistò un totale di 67 titoli, di cui 44 in singolare, 11 in doppio e 12 in doppio misto, sebbene solo 1 di essi sia riconosciuto nell'era Open.[7]


Detiene il primato mondiale di incontri disputati e vinti in Coppa Davis, con 164 presenze complessive (110 in singolare e 54 in doppio) e 120 vittorie (78 in singolare e 42 in doppio). Nel 1960 e nel 1961 ha raggiunto la finale della manifestazione, mentre da capitano non giocatore ha condotto la nazionale italiana di tennis alla prima storica conquista del trofeo nel 1976.


Con Orlando Sirola formò il doppio maschile italiano più vincente della storia, trionfatore al Roland Garros e finalista sia a Wimbledon sia, due volte, in Coppa Davis. Pietrangeli vanta anche una vittoria nel torneo di doppio misto del Roland Garros del 1958, in coppia con Shirley Bloomer.


Ai IV Giochi del Mediterraneo di Napoli conquistò la medaglia d'oro in singolare e la medaglia di bronzo in doppio insieme a Sirola. Si aggiudicò inoltre la medaglia di bronzo in singolare nel torneo di esibizione delle Olimpiadi di Guadalajara del 1968.


Detiene il record di titoli italiani assoluti conquistati in campo maschile, ovvero 22 di cui 7 in singolare.


Insieme a Gianni Clerici, è l'unico italiano introdotto nella International Tennis Hall of Fame.[8]


Biografia

Ambiente familiare e primi passi

Nicola Pietrangeli era di madrelingua francese e russa. Imparò l'italiano soltanto una volta trasferitosi in Italia.[9] Parlava fluentemente l'inglese e lo spagnolo[10] ed era di religione cristiano-ortodossa, come lo era la madre, russa di nascita.[11] Nato a Tunisi,[12] allora protettorato francese, dove il padre Giulio, imprenditore di origini abruzzesi e napoletane e tennista dilettante, conobbe e sposò la profuga Anna De Yourgaince, di padre danese e madre russa.[13][14]


Negli anni della Seconda guerra mondiale, la casa tunisina della famiglia Pietrangeli fu rasa al suolo da un bombardamento: il piccolo Nicola si salvò per puro caso.[15] Con l'occupazione alleata della Tunisia, il padre di Pietrangeli fu internato in un campo di prigionia: proprio lì Nicola, in coppia col genitore, disputò il suo primo torneo di tennis.[16] I Pietrangeli furono poi espulsi dalla Tunisia e si stabilirono a Roma. Successivamente, Nicola scelse la cittadinanza italiana, invece di quella francese o tunisina. Ebbe anche una breve carriera calcistica, militando nelle squadre giovanili della S.S. Lazio. Dopo la cessione in prestito alla Viterbese, Pietrangeli optò definitivamente per il tennis.[17]


Vita extrasportiva

Pietrangeli è stato sposato con l'indossatrice Susanna Artero, dalla quale ha avuto tre figli: Marco, Giorgio (deceduto il 4 luglio 2025 all'età di 59 anni)[18] e Filippo. Dopo la separazione ha avuto una relazione, dal 1987 al 1994, con la conduttrice televisiva Licia Colò. Era residente a Monte Carlo.[19] Nel 1996 ha subito un intervento chirurgico per l'asportazione di un tumore al colon.[20]


Dopo il ritiro, Pietrangeli ha curato per alcuni anni le relazioni esterne della Lancia e della Intersomer, una società di Mediobanca[21]. Ha lavorato anche come consulente di Martini & Rossi e del pastificio De Cecco [22]. Nel 1976-77 ha condotto la Domenica Sportiva con Adriano De Zan e ha partecipato come concorrente nella 7ª edizione di Tú sí que vales. Ha recitato come attore nel film La donna giusta (1982) e in C'era un castello con 40 cani (1990). Ha anche recitato nella parte di sé stesso nell'episodio Occhio per occhio della serie televisiva Distretto di Polizia 5 (2005)[23] e ha fatto parte del cast di Una squadra, film/documentario di Domenico Procacci (2022) sulla vittoria dell'Italia nella Coppa Davis 1976.


Morte

Nicola Pietrangeli è morto il 1º dicembre 2025, all'età di 92 anni, dopo una lunga malattia