Novellino: "Può essere il giorno di Lang"

 


A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Ciro Novellino, giornalista e conduttore di CalcioNapoli24. Di seguito, un estratto dell’intervista. 

Quali potrebbero essere le scelte di Antonio Conte dal primo minuto? 

“Non abbiamo la sfera di cristallo ma possiamo ipotizzare l’undici di stasera, partendo dalla possibilità di vedere un Napoli inedito con la difesa a tre e quattro centrocampisti. Milinkovic-Savic; Rrahmani, Buongiorno e Beukema in ballottaggio con Juan Jesus; a destra Di Lorenzo e non Politano, Gutierrez; Lobotka; McTominay; Lang, Neres; Hojlund.” 
La scelta di promuovere due fisioterapisti dalla Primavera alla prima squadra da chi è stata presa? 
"Conte ha voluto due fisioterapisti in più per aumentare i calciatori da poter trattare contemporaneamente, non perché quelli che c'erano non fossero all'altezza. È stata una volontà di Antonio Conte, che ha chiesto di allargare il numero dei fisioterapisti. In conferenza stampa, qualche settimana fa, Conte ha parlato di una crescita necessaria nel contesto medico e fisioterapico. Io però mi sono dato anche un'altra chiave di lettura, secondo me il problema non è solo quantitativo. Il Napoli oggi vive una difficoltà evidente, legata ai tanti infortuni muscolari presenti in organico e Conte ha bisogno di recuperare i calciatori il prima possibile. In un club importante non dovrebbero esserci attese o 'file' per fare terapia, quindi aumentare il numero degli specialisti è logico. Però, quando Conte parla di crescita del settore medico e fisioterapico, secondo me fa riferimento anche alla comunicazione. Ti faccio un esempio: il Napoli, negli anni scorsi, non ha mai avuto un numero così elevato di infortuni muscolari nello stesso punto del corpo. Lo scorso anno erano quasi tutti al soleo, quest'anno quasi tutti al bicipite femorale. In passato gli infortuni erano meno, ma probabilmente c'era anche una comunicazione diversa, alcune problematiche magari non uscivano e lì voglio arrivare, quando Conte chiede una crescita del settore medico, può darsi che stia parlando anche della gestione delle informazioni che escono dallo spogliatoio. Noi scriviamo tante notizie al giorno, sono molte di più rispetto al passato e non ci dispiace, perché è il nostro lavoro, ma per un allenatore come Conte che vuole controllare ogni dettaglio nella gestione globale del club, è qualcosa che difficilmente digerisce." 

Perché i calciatori del Napoli rendono benissimo con le nazionali e invece non con il club? 

"Semplice: il contesto, il momento e gli obiettivi. Un ex Napoli, dopo Bologna, ha parlato di una prestazione mirata a far fuori l’allenatore. Probabilmente la risposta sta lì. Il rendimento non è venuto meno solo a Bologna, ma è qualcosa che si trascina da tempo e quando ci sono tanti infortuni ed alcuni giocatori sanno di rischiare di saltare Mondiale o Coppa d'Africa con un infortunio lungo, è normale che scatti un certo timore. Prendiamo Zambo Anguissa, non ha mai tirato indietro la gamba, ma alla fine si è fatto male e salterà la Coppa d'Africa, oltre ai prossimi due o tre mesi col Napoli. Il punto è questo: il medico va dall'allenatore e gli dice 'Mr.X ha un problema alla schiena, meglio non rischiarlo perché può peggiorare'. Però se l'allenatore sente che quel giocatore gli sta dando tanto e decide comunque di mandarlo in campo, si assume il rischio. Quando Gilmour si fece male nella gara col Como, tutti ricordiamo cosa accadde: Antonio Conte fece scaldare Lobotka ed Elmas, poi decise di mettere Lobotka e lo stesso gli disse di no, che non se la sentiva. Ecco, questi episodi raccontano molto dello stato di tensione attuale."