"Napoli non ti disunire", il messaggio emozionante del gruppo whatsapp "Azzurro per sempre"

 


Dopo la partita persa dal Napoli contro il Bologna, le parole di Conte rilasciate in conferenza stampa, hanno fatto pensare al peggio e, cioè, alle dimissioni del tecnico salentino. 

Dimissioni smentite dal presidente De Laurentiis, ieri sera, scritte in una nota della SSCNapoli. 

Il gruppo whatsapp "Azzurro per sempre" ideato dall'avvocato-procuratore, Tommy Mandato, fa sentire la sua voce con un comunicato stampa che immediatamente pubblichiamo: 




"Napoli, non ti disunire"

Eccoci qua, ci risiamo. Pronti a precipitare in quella atavica sindrome autolesionistica che affligge

questa città e il suo popolo. Quella che Malaparte definì «una specie di peste morale», per

sottolineare l’idea di una popolazione contaminata. Oggi, peraltro, tutto amplificato dai social che

finiscono per rendere virali anche le più grandi idiozie. Siamo arrivati appena all’undicesima

giornata di campionato e l’attività prevalente sembra essere quella di mettere in discussione persino

un Allenatore, non a caso indicato con la maiuscola, come Antonio Conte. Tutto dimenticato, tutto

già lasciato alle spalle. Appena 170 giorni separano la conquista del quarto scudetto dalla sconfitta

con il Bologna, eppure sembrano passati decenni. Nessuno sembra ricordare che con quel quarto

scudetto, il secondo conquistato in tre anni, impresa che hanno portato a termine solo Juventus,

Milan e Inter - e per trovare una squadra che ha fatto altrettanto, al di fuori di quelle tre squadre,

bisogna risalire al Grande Torino di 75 anni fa – Antonio Conte e Aurelio De Laurentiis hanno

portato il Napoli nella storia del calcio italiano. Questo risultato non è arrivato per caso. È il frutto

di un progetto lungo, coerente, ostinato, che il Presidente Aurelio De Laurentiis ha costruito

mattone dopo mattone, contro tutto e spesso contro tutti. Ha rilevato un Napoli che non esisteva più,

che era fallito non solo nei bilanci, ma nella sua identità. Ne ha ricostruito il nome, la credibilità, il

modello di gestione, riportandolo prima in Serie A, poi stabilmente in Europa, e infine sul tetto

d’Italia. E questo lo sanno, anche se spesso fingono di non ricordarlo, anche coloro che oggi

polemizzano. Abbiamo una Società solida, una delle eccezioni fra quelle di prima fascia, che non

appartiene a Fondi stranieri, che rappresenta un esempio virtuoso di gestione, un modello

sostenibile, autonomo, trasparente. Un modello che tanti ci invidiano.

Siamo ad appena due punti dalla testa della classifica eppure sembra, a giudicare dal clima che

serpeggia in città, che il Napoli sia precipitato in zona retrocessione. Nessuno vuole nascondere che

in questo momento qualche difficoltà ci sia, ma quello che appare incomprensibile è questo

disfattismo, questa cupa rassegnazione, questa voglia di puntare il dito contro un Allenatore (ancora

con la maiuscola) che la gran parte di chi ama il calcio ci invidia. Un allenatore che era, è e resterà

il vero condottiero di questa squadra, al quale affidarci e sul quale puntare senza se e senza ma per

venire fuori da questo momento. Come ha scritto nella sua memorabile “Storia di Napoli” il grande

Antonio Ghirelli, questa città, con le sue risorse umane e storiche, non si arrende alla propria

decadenza senza lottare. E noi vogliamo farlo spalla a spalla, convintamente e senza tentennamenti,

con ed insieme ad Antonio Conte, come del resto condivisibilmente ha indicato il Presidente

Aurelio De Laurentiis. Con una sola indicazione, per la città e per la squadra, presa a prestito da

Paolo Sorrentino : Napoli, non ti disunire !

Maurizio de Giovanni, scrittore Cristiano Pecci Jannotti, imprenditore

Tommaso Mandato, avvocato Tullio Morello, magistrato


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Giuseppe Visone, magistrato Enzo Decaro, attore

Enzo Cuomo, sindaco di Portici Francesco Ranieri, sindaco di Terzigno

Gino Rivieccio, artista Lucio Giacomardo, avvocato

Carlo Palmieri, imprenditore Fico Antonio, imprenditore

Maurizio Zaccone, giornalista Gabriele Peperoni, medico

Ernesto Apuzzo, allenatore Roberto Marsili, avvocato

Edoardo Cardillo, avvocato Marco Di Lello, avvocato

Vittorio Dini, docente universitario Gianmaria Ferrazzano, medico

Oscar Nicolaus, docente universitario Pietro Cuomo, ingegnere

Raffaele Del Giudice, consulente ambientale Gino Di Mare, giornalista

Guido Iaccarino, docente universitario Giovanni Mandato, imprenditore

Raffaele De Lucia, giornalista Fabrizio de Giovanni, imprenditore

Gigio Rosa, conduttore radiotelevisivo Pigi Petrone, imprenditore

Angelo Pompameo, giornalista Ferrante Gigi, avvocato

Mario Santoro, avvocato Claudio Russo, avvocato

Paolo Barba, commercialista Angelo Cirasa, giornalista

Gianni Puca, avvocato Pino Sacco, editore

Massimo Iaquinangelo, giornalista Alfredo Montariello, avvocato

Paolo Giacomardo, consulente finanziario Salvio Salzano, imprenditore

Michele Sibilla, giornalista Enzo Agliardi, giornalista

Alvino Massimo, giornalista Luciano Mandato, imprenditore

Massimo Bolognino, campione calcio da tavolo Adriano Pastore, giornalista

Salvatore Stabile, imprenditore Silvestro Iuliano, operatore sanitario




Massimiliano Alvino

Sportmagazinenews