Danilo regala la Copa Libertadores al Flamengo



 Tra polemiche e violenza il Flamengo ha vinto la sua terza Coppa Libertadores in sei anni e la quarta in assoluto periodo migliore dei suoi 130 anni di storia, vendicando (1-0) la sconfitta contro il Palmeiras dopo la finale persa nel 2021. Un titolo che incorona Filipe Luís , che raggiunge la gloria in soli 14 mesi da allenatore. Un trofeo assicurato da Danilo con un colpo di testa memorabile, e vinto anche da due nuovi arrivati, Saúl e Samu Lino . Per il Palmeiras , un’altra finale amara per Víctor Roque , che ha ormai perso due volte, e una punizione per l’approccio difensivo di una squadra arrivata esausta al tratto finale della stagione. Polemiche per una svista arbitrale e incidenti a fine gara.

Scandalo Var e arbitro su mancato rosso a Pulgar

Il primo tempo, equilibrato e con soli tre tiri in porta, è stato caratterizzato da un episodio chiave: Pulgar ha commesso un brutto fallo su Fuchs a gioco fermo , facendogli sanguinare lo stinco, ma l’arbitro gli ha solo mostrato un cartellino giallo. Il VAR se ne è lavato le mani e non ha richiesto una revisione dell’episodio, scatenando l’ira del Palmeiras.

La prodezza di Danilo

Nel secondo tempo il Flamengo è tornato a spingere un po’ di più in attacco. Al 6′, Murilo ha commesso un errore in area e Arrascaeta ha sfiorato il gol. Poi, all’11’, Jorginho ha avuto una buona occasione su un rinvio di Carlos Miguel. Al 21′ il gol: Arrascaeta batte un calcio d’angolo dalla destra e Danilo salta più in alto di tutti gli altri per colpire di testa la palla vicino al palo destro, non dando scampo al portiere del Palmeiras e scatenando i festeggiamenti tra i tifosi del Flamengo. Fu solo da quel momento che il Palmeiras ha provato ad attaccare ma Vitor Roque ha sprecato la palla del pari al 43′ ed è partita la festa del Flamengo.

La confessione dell’ex Juventus

Negli spogliatoi Danilo ha rivelato un triste retroscena, ovvero il dramma personale che ha dovuto vivere: “Non è un segreto per nessuno che io sia un tifoso del Flamengo e quanto desiderassi tornare a giocare per il Flamengo; da allora è stata la mia priorità. Oggi è un giorno speciale perché ieri mio padre è venuto con mia madre e i miei fratelli alla partita ma mia zia, sua sorella, è morta. È dovuto tornare; anche mio padre è un tifoso del Flamengo non ha potuto essere qui perché, purtroppo, mia zia è morta ieri. Volevo anche dedicare questa vittoria a tutta la mia famiglia, soprattutto a lui”





Fonte Sport Virgilio