Insulti razzisti a Vinicius: in Brasile protestano

 


Il Brasile 'spegne' il Cristo del Corcovado in segno di solidarietà nei confronti di Vinicius, mentre il Governo di Brasilia esprime "insoddisfazione" all'Ambasciata di Spagna.


In precedenza aveva preso posizione perfino il Presidente Lula.


Intanto a Valencia ci sono i primi arresti, tre, dopo il caso di razzismo che ha visto protagonista in uno stadio spagnolo, per l'ennesima volta, il n. 20 brasiliano del Real Madrid. Dalla capitale il ministro dei rapporti col Parlamento, Isabel Rodriguez, garantisce che "nulla rimarrà impunito, polizia e giustizia sono al lavoro". Quasi a volerle dare ragione, arriva la notizia che anche a Madrid ci sono stati dei fermati, e si tratterebbe di coloro (quattro persone) che, a gennaio, esposero un manichino impiccato con addosso la maglia di Vinicius. Sembrano quindi concretizzarsi quelle "misure drastiche" per stroncare il razzismo negli stadi spagnoli che anche oggi Carlo Ancelotti, parlando alla vigilia della partita del Real contro il Rayo Vallecano, è tornato ad invocare. "Spero che le autorità competenti prendano misure adeguate contro i casi di razzismo - ha detto l'allenatore del Real -. Succede con Vinicius, ma anche con tanti altri. 

Gli dicono figlio di puttana, fro..., e che gli muoia il padre o la madre. Ma questo non è una guerra, è uno sport! Ora abbiamo una grande opportunità di porre fine a tutto questo, è il momento giusto per prendere misure drastiche, e questa può essere una grande opportunità per migliorare le cose in fretta". "Vedremo cosa succede, faccio un appello alla federazione e alla Liga - ha aggiunto - e all'intelligenza dei tifosi e alla loro educazione, soprattutto". Ancelotti si è poi detto convinto che "la semplice condanna non basta più. Abbiamo iniziato a farlo molto tempo fa, e non è cambiato nulla. 

Dopo le condanne, dobbiamo agire. E finora nessuno ha agito, non si è ancora fatto niente per porre fine al razzismo. La Spagna non è razzista, vorrei precisare. Ma c'è il razzismo in Spagna, come in altri posti, e deve finire". "In Inghilterra non ti insultano - ha sottolineato l'ex manager di Chelsea ed Everton -, perché il problema è stato risolto da tempo. Nelle partite di calcio inglesi non c'è la polizia mentre qui sembra che tu stia andando in guerra con i camion della polizia ovunque. Ma lì hanno preso misure drastiche". Dopo aver sottolineato che, a suo giudizio, il protocollo antirazzismo della Liga è "obsoleto", Ancelotti ha risposto a una domanda sulle condizioni di Vinicius: come sta il brasiliano, anche e soprattutto a livello morale?, "Ci ho parlato, è molto triste ma sa di avere il sostegno di tutti, non solo del Real Madrid ma anche degli avversari". Vedremo la sanzione che gli verrà comminata - ha concluso - e valuteremo di dargli più o meno giorni di riposo. Se lo squalificheranno per due partite, gli darò una settimana di vacanza"



Fonte Ansa