Juventus: comportamento scorretto in materia finanziaria

 


Al vaglio la posizione delle società con cui queste operazioni sono state fatte, ma al momento l’unica indagata è la Juventus. Il tempo richiesto per valutare le altre posizioni e non solo, porterà molto probabilmente il Procuratore Chiné a chiedere una proroga di 40 giorni. Il corpo d’accusa del resto è ampio, include tutto ciò, di fatto, che è contenuto nelle carte Prisma, a parte, chiaramente, le altre plusvalenze che già hanno portato alla penalizzazione di 15 punti per la Juventus e alle inibizioni dei suoi dirigenti coinvolti. Ne fanno dunque parte anche quelle che la Procura di Torino individua come mandati fittizi ad agenti per pagare debiti pregressi. 

L’attenzione è puntata su quello che viene ritenuto un comportamento scorretto del club in materia di gestione finanziaria, che rimanda all’articolo 31 del codice, ma anche all’articolo 4 relativo alla slealtà e al 6, che riguarda la responsabilità della società. 


Nell’attesa delle motivazioni che hanno portato alla sentenza di venerdì e che arriveranno entro lunedì prossimo, la Juventus, come si evince anche dalle parole di Elkan, non si arrende e prepara il ricorso al collegio di garanzia del Coni. Davanti alla Corte Federale D’Appello, oltre ad aver fatto presente l’improprio ‘travaso’ dei risultati delle intercettazioni, ha anche sostenuto l’illegittimità del ricorso della procura, perché fuori tempo massimo. La Procura su questo appare tranquilla e lavora al fascicolo unico.



Fonte Sky