Michele Pazienza a “Il Sogno Nel Cuore” su Radio 1 Station: “Per battere la Juve, il Napoli deve giocare col 4-3-3"

 


“Come arrivano Juve e Napoli alla finale di Supercoppa? Sicuramente con umori diversi - queste le parole di

Michele Pazienza, ex calciatore, tra le tante, di Napoli e Juventus, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”,

trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle

13:00 su Radio 1 Station -. Il Napoli viene da una vittoria convincente e sicuramente avrà il morale alle

stelle, mentre la Juve sarà una squadra ferita, ma sicuramente piena d’orgoglio. Negli ultimi anni non si era

mai vista una Juventus così brutta, e questo la rende ancora più arrabbiata e più pericolosa. Dopotutto, con

i calciatori che ha in rosa, può sbloccare il risultato in qualsiasi momento. Da allenatore direi che la cosa più

semplice da fare, per Pirlo, è affidarsi ai campioni che ha a disposizione, analizzare gli aspetti negativi

dell’ultima prestazione contro l’Inter e responsabilizzare i propri giocatori che hanno sia nel Dna che nelle

qualità tecniche dei valori che sono al di sopra della media. Vanno responsabilizzati i vari Cristiano Ronaldo,

Bonucci e gli altri top. Cosa è cambiato nel Napoli, domenica? Penso che il Napoli quando trova equilibrio a

centrocampo con Demme e Bakayoko, e l’aiuto in fase di non possesso di Zielinski, è una squadra difficile

da affrontare. In queste condizioni può mettere in difficoltà anche il centrocampo della Juve, soprattutto

quello visto domenica sera contro l’Inter. Il Napoli, optando per una superiorità numerica in mezzo al

campo, ha ottime possibilità di dominare i bianconeri. La scelta degli interpreti nel 442 di Pirlo fa sì che sia

un 442 mascherato, perché attacca con un sistema di gioco e ne difende con un altro. Nel momento in cui

le caratteristiche della Juve e gli interpreti sono gli stessi visti contro l’Inter, il Napoli non deve pensarci due

volte a schierare tre uomini a centrocampo. Sono sicuramente favorevole al 433 nel Napoli di Gattuso,

oppure al 4231 un po’ che diventi 433 in fase di non possesso. Vorrei fare un appello alle tifoserie: bisogna

abbassare i toni della rivalità tra i tifosi di queste due squadre. I social stanno peggiorando la situazione, ed

è giusto che si abbassino i toni, perché il calcio è solo un gioco. Mi auguro che qualsiasi atto che non rispetti

le norme e le regole venga punito, a prescindere dai colori e dalle rivalità. La frase di Pandev nella finale del

2012? Non lo so, ero già fuori rosa ed avevo perso un po’ i contatti con i miei ex compagni. Dove può

arrivare la squadra di Gattuso? Il Napoli può mantenere la classifica che ha oggi fino alla fine, e magari a

poche giornate dalla fine lottare per lo Scudetto. Deve sistemare la questione degli scontenti, Milik fra tutti.

A Rino, per questi primi 13 mesi, dò un otto pieno: ha fatto un ottimo lavoro. Ma so che può dare ancora

tanto a questa società, pertanto non gli dò 10”.




Comunicato stampa