Kareem Abdul-Jabbar: "In America razzismo è come la polvere nell'aria, impressionante"






Kareem Abdul-Jabbar non è stato solamente uno dei più grandi giocatori nella storia della NBA, ma anche una delle menti più raffinate e delle voci afro-americane più ascoltate negli Stati Uniti. E in questo momento di grandi sconvolgimenti e di proteste a seguito della morte di George Floyd a Minneapolis, il sei volte MVP ha affidato alle pagine del Los Angeles Times i suoi pensieri sulla situazione negli States: "Il COVID-19 ha esposto in maniera ancora più evidente che noi [afro-americani] abbiamo tassi di mortalità significativamente più alti dei bianchi, che siamo i primi a perdere il nostro posto di lavoro, e guardiamo con impotenza i Repubblicani mentre cercano di impedirci di votare. Proprio mentre il melmoso ventre del razzismo istituzionale viene a galla, sembra che la stagione di caccia ai neri sia aperta. E se c’era qualche dubbio, i recenti tweet del Presidente Trump hanno confermato lo spirito del tempo di questa nazione, chiamando i protestanti “teppisti” e incoraggiando gli spari contro i saccheggiatori. […] Il razzismo in America è come la polvere nell’aria. Sembra invisibile — anche quando ti sta soffocando — fino a quando non lasci che entri il sole. È solo in quel momento che realizzi che è dappertutto. Fintanto che continuiamo a far splendere quella luce, avremo la possibilità di pulire ovunque si posi. Ma dobbiamo rimanere vigili, perché è ancora nell’aria"





Fonte: Sky