Grande successo per Hashtag a Città della Scienza


Molto positivo il debutto ieri sera per il nuovo fashion brand #Hashtag -  Italian Social Style protagonista all’Art Food di Città della Scienza con un Social Event davvero speciale e alla presenza di tanti amici, giornalisti e VIP.

Hashtag, idea nata da 4 amici appassionati di comunicazione, trae spunto dall’attualità e dalla realtà quotidiana per lanciare -  attraverso slogan e immagini glamour -  messaggi sociali con particolare riferimento al corretto stile di vita ed ai valori più sani.

Numerosi personaggi dello sport e della spettacolo hanno  partecipato alla rassegna fotografica dedicata alla campagna contro il razzismo indossando la T Shirt creata ad hoc per l’occasione all’insegna dello slogan ‘Chi non salta è bianconero’. Un modo ironico per rilanciare -  prima della partita NAPOLI – JUVENTUS, in programma domenica prossima allo stadio San Paolo, il classico tifo da stadio indice di correttezza e sportività.


Ed inoltre, nel corso della serata, curata nella parte musicale da Valerio Barbaro e condotta da Valeria Grasso e Simonetta de Chiara Ruffo, è stato dato spazio anche ad una simpatica iniziativa promossa dal giocatore del Napoli, Dries Mertens, Presente, infatti, la fidanzata Katrin, entrambi sostenitori dell’associazione di cani abbandonati ed in attesa di padrone: ‘ADOTTA UN CANE’.

L’iniziativa promossa da #Hashtag contribuirà a sostenere uno dei progetti dall’associazione Milleculure, attiva sul territorio per creare e migliorare le strutture sportive a scopo sociale per i ragazzi napoletani.

Tra i protagonisti della rassegna fotografica, molti dei quali presenti anche alla serata: Veronica Maya, Beppe Bruscolotti, Patrizio Oliva, Alfonso De Nicola, Raffaele Canonico, Enrico D’Andrea, Antonio Giordano, Amaurys Perez, Diego Occhiuzzi, Gianluca Di Gennaro, Luna Di Nardo, Bruno De Rosa, Pino Maddaloni, Raffaella Fico, Fabio Fulco, Franco Porzio, Maurizio De Giovanni:  tutti solidali per una giusta causa e autori di un significativo intervento.

Di seguito le dichiarazioni dei protagonisti:

MAURIZIO DE GIOVANNI (scrittore) Credo che la discriminazione territoriale qualifichi chi la fa. E’ contro il tempo, la storia, la civiltà e ogni criterio di logica. Di tutto i tifosi del Napoli si possono accusare, e va detto che le frange estreme si sono anche macchiate di gravissimi atti, ma non di razzismo e discriminazione. Basta con questo atteggiamento antistorico e incivile… Il “chi non salta è bianconero” è un modo allegro e non offensivo di contrapporsi a certe discriminazioni… Noi saltiamo perché siamo colorati, mentre chi non salta colori non ne ha… E dunque è bianco e nero…”.

PINO MADDALONI (olimpionico di judo Sydney 2000-C.t. Nazionale italiana judo) Sono napoletano e fiero di esserlo, però credo che spesso si dimentichi una cosa: siamo italiani. Tutti. D’accordo le origini e l’appartenenza, però non comprendo questa assurda e anacronistica divisione: Sud, Nord, Centro… Per me esistono l’Italia e gli italiani. E allora, tifiamo per le nostre squadre, ma lasciamo il razzismo e ogni forma di discriminazione nell’angolo dell’indifferenza. Domenica c’è Napoli-Juve? Bene, vinca il migliore. E ognuno tifi per la propria squadra con il sorriso e con sportività. Come facciamo noi in questa campagna”.

FRANCO PORZIO (olimpionico di pallanuoto Barcellona 1992, presidente Acquachiara) Noi olimpionici abbiamo vinto e pianto per l’Italia, per un colore azzurro che ancora oggi ci fa venire i brividi e battere il cuore. Purtroppo mi vengono i brividi anche dinanzi a questa specie di show del razzismo che spesso diventano le manifestazioni di tifo: noi saltiamo perché amiamo la nostra squadra e la sosteniamo, e sorridiamo perché lo sport è festa: poi, però, rendiamo anche onore al merito di grandi atleti avversari. La discriminazione non è sport e non è vita: Napoli-Juve dovrà essere soltanto la sfida sportiva tra due grandi squadre. Magari un simbolo del cambiamento: noi ci crediamo”.

FABIO FULCO (attore) "Premesso che mi fa schifo tutto ciò che è violenza e che il calcio è un gioco, e quindi va vissuto come tale, io sogno di poter vivere il calcio italiano come vivo il football, il basket o il baseball negli States: in America vedi famiglie che si divertono e che pagano semplicemente per vedere uno show. Gli sfottò ci stanno, sono simpatici: è figo farli quando si vince e bisogna accettarli quando si perde, ma sempre con rispetto. “Chi non salta è bianconero” è l’esempio dello sfottò intelligente e simpatico: non offende la famiglia di nessuno ed è un coro che entusiasma e coinvolge stadi interi! Io ringrazio Dio di essere nato a Napoli e di essere innamorato di una squadra che in un modo o nell’altro mi fa sempre battere forte il cuore. Sempre forza Napoli!!!”

GIUSEPPE BRUSCOLOTTI  (storico difensore del Napoli, 1° scudetto 1987) “Gli incivili autori di episodi così discutibili dovrebbero rimanere fuori dagli stadi. Gli sfottò goliardici sono ben accetti,  ci sono sempre stati nel calcio e rappresentano una parte sana, altro è  trascendere e offendere gratuitamente. La gente di Napoli è al di sopra e mai si è resa protagonista di atti così ignobili”.


RAFFAELLA FICO (showgirl) "Il razzismo è la più grande forma di inciviltà e ignoranza: mi viene la nausea soltanto a parlarne, ed è assurdo pensare che lo sport ne sia contaminato. Io salto con Hashtag perché è la forma più giocosa e totalmente inoffensiva di tifare e soprattutto dire no al razzismo. Domenica tiferò per il Napoli, certo, e so che vinceremo innanzitutto la partita della civiltà".

VERONICA MAYA (conduttrice televisiva): L’impegno di noi tutti deve essere quello di combattere questi fenomeni, inconcepibili, ora nel 2014 più che mai. Come madre di due bambini ritengo che questo debba essere un insegnamento fondamentale per i nostri figli, per la loro educazione verso uno condotta sportiva tesa solo alla sana competizione e alla correttezza”

AMAURYS PEREZ (pallanuotista, difensore Acquachiara):  Nella pallanuoto non ho mai percepito episodi legati al razzismo, mentre invece nel calcio si tratta di un fenomeno negativo ancora di attualità. Ho aderito subito all’iniziativa promossa da #Hashtag perché queste sono occasioni importanti per contrastare queste brutte abitudini ed affermare i valori sani dello sport che condivido in pieno, come atleta e come uomo”

DIEGO OCCHIUZZI (schermidore , vicecampione olimpico Londra 2012, Presidente Milleculure): Credo fermamente che fare fronte comune contro due piaghe quali il razzismo e l’alcolismo possa essere utile per far intendere soprattutto ai più giovani quale sia il giusto modo per vivere lo sport. E’ un messaggio che sostengo attraverso questa campagna portata avanti da #Hashtag ma che porto avanti anche come presidente dell’Associazione Milleculure”

ALFONSO DE NICOLA (Responsabile staff medico SSC Napoli):" Lo spogliatoio del Napoli è composto solo da 4 giocatori italiani, gli altri vengono dai paesi del mondo più disparati…Africa, Europa, Sudamerica. Ebbene come Club di calcio siamo il perfetto esempio di come condividere nel modo più giusto e costruttivo i valori sani dello sport: gruppo unito, solidarietà, spirito di collaborazione. Questo è ‘antirazzismo’.

ANTONIO GIORDANO (scienziato internazionale): “Napoli  - Juventus è una partita ‘cult’ del Campionato da sempre. Per questo dovrebbe rappresentare per tutti gli sportivi l’esempio più alto di FAIR PLAY, simbolo di una rivalità senza barriere. Che domenica sia una bella festa, vinca l’Italia tutta, del Nord e del Sud. E il cuore azzurro mi dice ovviamente: Forza Napoli”.

PATRIZIO OLIVA (Ex campione di pugilato a livello mondiale): Mi sembra assurdo parlare di razzismo ancora oggi. Chi come me ha rappresentato Napoli e l’Italia nel mondo per la boxe non accetta nelle competizioni intolleranza e discriminazione. Rispondiamo sul campo e siamo in prima linea affinché vinca sempre e solo lo sport sano”