“Questo silenzio stampa del Napoli si può anche capire: a seguito delle dichiarazioni fatte da
Gattuso nelle ultime uscite, la situazione ambientale è peggiorata - queste le parole di Rino
Cesarano, giornalista del Corriere dello Sport, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione
condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00
su 1 Station Radio -. La scelta è stata fatta in virtù di limitare le polemiche. Domani Gattuso parlerà
solo della partita di Europa League, anche perché il regolamento Uefa prevede l’obbligo della
conferenza stampa da parte degli allenatori. Ormai i rapporti tra Gattuso e De Laurentiis si sono
incrinati. Esonero? Difficile prendere una decisione in questo periodo, anche perché è difficile
trovare un traghettatore di livello. Anche se credo che la partita con il Granada sarà l’ultima
spiaggia non per il mister, bensì per dare una svolta a questa stagione. La vittoria con la Juve
sembrava avesse dato una svolta, ma così non è stato. Non vorrei essere nei panni di De Laurentiis.
Infortuni? Le cause sono due: in primis Canonico non ha la stessa ingerenza di De Nicola sulle
scelte dell’allenatore. Poi, Gattuso non ha fatto un buon turnover: in diverse partite poteva
risparmiare alcuni calciatori, invece li ha spremuti tutti e la fatica ha contribuito ad aumentare le
defezioni. Rosa? L’organico è profondo - ha continuato Cesarano ai microfoni di 1 Station Radio-,
ma male assortito. Per fare il 4-2-3-1 c’era bisogno di un altro uomo con le caratteristiche di
Demme e Bakayoko. Post-Gattuso? Non ci ho mai visto, in queste vesti, Benitez. Ci vorrebbe Reja
o Mazzarri. Insomma, uno che conosca l’ambiente e sia in grado di motivare il gruppo. Non credo
nemmeno in Italiano: anche se è molto bravo, è prematuro dargli una panchina così importante e
delicata. A Napoli ha fallito gente come Ancellotti non appena ha iniziato a delegare il suo lavoro
allo staff, anche se c’era gente molto preparata come suo figlio Davide, perché è mancata la sua
esperienza. L’unico allenatore che vedo all’altezza della panchina azzurra, in questo momento, è
Ivan Juric: sono anni che fa bene ed è allievo di Gasperini. Una garanzia”.