Il Milucci pensiero: "De Laurentiis e Sarri, a che gioco giochiamo" ?


Le dichiarazioni rilasciate da Aurelio De Laurentiis ieri a Radio Kiss Kiss Napoli, relative ad una presunta bocciatura dell’acquisto del bomber del Borussia Dortmund Pierre Emerick Aubameyang da parte di Maurizio Sarri e ad un impiego sbagliato di Manolo Gabbiadini, hanno messo alla berlina il tecnico toscano e lo costringeranno probabilmente ad una replica nella prossima conferenza stampa. 

Non è in discussione la veridicità o meno delle affermazioni del presidente. Sarri darà la sua versione e ognuno si farà la propria idea. Il Mister può anche ritenere Aubameyang poco adatto al suo gioco. L'attaccante del Borussia è essenzialmente un contropiedista da spazi aperti, mentre il Napoli tende ad avere possesso palla nella metà campo avversaria per larghi tratti di ogni partita.

Certo, l'intervento del presidente aveva un fine palese: difendere un suo capitale che sta vivendo una fase di rapida e progressiva svalutazione: Gabbiadini. 

De Laurentiis ha mal digerito gli attuali problemi dell'attaccante bergamasco e sta rimpiangendo amaramente i 28 milioni offerti dal Wolfsburg lo scorso gennaio e i 23 offerti dall'Everton negli ultimi giorni di Agosto. 

Continuando di questo passo, quanto varrà Gabbiadini a gennaio 2017? 15 milioni, forse anche meno. Ecco allora l'invito al tecnico a cambiare modulo per mettere Gabbiadini in condizioni più favorevoli, in zone di campo a lui più familiari, con l'impiego di Marek Hamsik come trequartista. 

Quello che il presidente non ha considerato è che, l'adozione del modulo 4312 consentirebbe certo a Gabbiadini di giocare nel ruolo di seconda punta a lui più congeniale, ma avrebbe la controindicazione di mettere fuori ruolo o di rendere praticamente inutili i 4 esterni che il Napoli ha attualmente in rosa: Callejon, Mertens, Insigne e Giaccherini. La domanda è: il gioco varrebbe la candela?

Senza contare che lo stesso Hamsik ha vissuto nel ruolo di trequartista (con Benitez) le peggiori stagioni della sua carriera. 

Inoltre, visto l'indisponibilità momentanea di Arek Milik, chi agirebbe nel ruolo di prima punta?

Nelle scorse settimane, sull'argomento Sarri era stato estremamente chiaro: "Non posso mettere fuori ruolo sei, sette giocatori per farne giocare bene uno solo. Io non ho imposto il mio modo di giocare alla squadra ma ho assecondato le caratteristiche tecniche della maggioranza dei giocatori in organico". 

Riaprire questo fronte, a chi giova e perché? Questa è la domanda alla quale bisogna trovare urgentemente una risposta. 
A prima vista, direi che siamo alle solite. L'allenatore che è appena arrivato secondo, si aspettava un certo tipo di campagna acquisti (conferma di tutti i titolarissimi e inserimento di due o tre pedine di uguale qualità per ampliare la rosa e aiutarla a sostenere anche gli impegni di Champions League. 

Aurelio De Laurentiis, invece, aveva altre esigenze. Alla eventualità di vincere qualcosa di importante ha anteposto la stabilità economica, in chiave sia odierna che futura. Ha preferito fare una importante plusvalenza e garantirsene altre future. Anche se questo dovesse costare l'uscita dal novero delle aspiranti alla prossima Champions League. 

Il tecnico ha lasciato palesemente trasparire la sua perplessità, segnalando più volte che puntare sui giovani può essere garanzia di successi futuri (a patto poi di tenerli, i giovani) ma anche certezza di sofferenze nell'immediato. 

Lo ha fatto non per scrollarsi di dosso le responsabilità, ma per togliere pressioni ai suoi calciatori, soprattutto ai più giovani. Qualcuno lo ha accusato ingenerosamente di non avere una mentalità vincente, proprio lui che invece voleva una squadra attrezzata per poter competere con la Juventus fino in fondo. 

Sarri ha accusato i colpi e risposto per le rime, senza però mai lasciar trasparire malcontento nei confronti della società. Non ha mai mancato di rispetto a nessuno. Questo abbiamo visto e sentito.

Quello che non riusciamo a capire è il motivo che può spingere un presidente a dare il proprio allenatore in pasto alla stampa e alla propria tifoseria, gratuitamente. 
Questo, non riusciamo proprio a spiegarcelo. A meno che …




Antonio Milucci per Sportmagazinenews