Il "Milucci" pensiero: "Chiriches no, Chiriches si. Poi è solo grande Napoli"


"La prima volta che ho visto giocare Chiriches, 23 agosto Sassuolo-Napoli, scrissi che era un buon giocatore ma che avrebbe fatto meglio ad evitarsi certe confidenze con il pallone perché in Italia certi giochetti te li fanno pagare caro.

Questa cosa mi è tornata in mente al secondo minuto di Napoli - Chievo quando il romeno si è avventurato in un assurdo dribbling sulla trequarti del Napoli e il clivense Rigoni gli ha soffiato il pallone ed è filato via ad impallinare Reina.

Dopo Firenze, quindi, ancora una partenza in salita per gli azzurri, che già sopportavano la tensione di dover tornare alla vittoria dopo un mese a secco per evitare di vedere la Juve scappare via domani a Bergamo.

Era lecito, quindi, chiedersi se il Napoli sarebbe riuscito a superare questo difficile momento psicologico.
La risposta, gli azzurri, l'hanno dato subito sciorinando un primo tempo di altissimo livello, mostrando una brillantezza atletica che sembrava smarrita, regalando al pubblico del San Paolo sprazzi di gioco esaltanti, conditi da due gol arrivati a coronamento di azioni di rara bellezza.

Nel secondo tempo, dopo un inizio sotto ritmo che costava una palla gol del Chievo, gli azzurri hanno ripreso a spingere, segnando il terzo gol con Callejon a coronamento di un'altra azione gioiello e sfiorando il quarto in più occasioni.
In particolare, clamorosa la traversa di Higuain ad un passo dall'eguagliare il suo record personale di 27 gol in campionato risalente ai tempi del Real Madrid.

Ora, la palla passa alla Juve che dovrà rispondere al successo del Napoli, in questo meraviglioso ping pong che, probabilmente, ci accompagnerà fino alla fine di questa stagione.



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