Sacchi: auguri per i suoi 75 anni

 


La carriera di Arrigo Sacchi come allenatore è ormai finita da vent’anni. L’ultimo incarico, a gennaio del 2001 con il Parma, era durato poco più di venti giorni, ed era finito dopo una vittoria contro il Verona per il troppo stress accumulato. Sacchi ne ha anche parlato di recente: «Mi spaventai: non provai la minima gioia. Come bere un bicchiere d’acqua. Ero vuoto. Ero arrivato. Telefonai a mia moglie: “Torno a casa. Smetto”». Da quel momento Sacchi ha rivestito diversi ruoli: dirigente al Parma e al Real Madrid, coordinatore delle nazionali giovanili, opinionista in televisione e sui giornali, e anche se ha smesso di allenare da vent’anni le sue idee hanno continuato a circolare, a influenzare il dibattito e gli allenatori venuti dopo di lui.

 

C’è molto di Sacchi ad esempio nella scuola di allenatori tedesca, una delle migliori al mondo in questo momento - arriva dalla Germania la metà degli allenatori ai quarti di finale di questa Champions League. Dietro buona parte di loro c’è Ralf Rangnick, a sua volta letteralmente ossessionato dal Milan di Sacchi. L’ha rivelato lui stesso qualche mese fa, spiegando in sintesi le sue idee tattiche: «Calcio ad alta intensità. Proattivo. Pressing, gegenpressing a palla persa e verticalità. Ho ossessionato i miei calciatori con il gioco di Sacchi. “Altri filmati del Milan?”, mi chiedevano disperati».

 

Attraverso Rangnick, le idee di Sacchi sono quindi arrivate agli allenatori passati nelle squadre della galassia Red Bull (Nagelsmann, Schmidt, Rose, Hasenhüttl, per citarne alcuni) ma prima ancora hanno influenzato ad esempio Jürgen Klopp, uno dei più grandi innovatori dell’ultimo decennio con il suo gegenpressing, cioè il pressing portato subito dopo aver perso la palla. Anche Klopp è tra quelli che pensano che Sacchi abbia rivoluzionato il calcio: «Avevo una vaga idea di fare questo mestiere quando al Mainz venni allenato da Wolfgang Frank. Lui mi ha plasmato in maniera netta», ha raccontato Klopp. «Cominciò molto presto, e in maniera intensa, a esporci le idee di Sacchi. Lui ha rimpicciolito il campo con vari accorgimenti tattici. Quel che ha dato tatticamente al calcio è incredibile. Il passaggio dalla marcatura a uomo a quella a zona è stato interessante da osservare e studiare».





Fonte Sky