Inzaghi: "Supercoppa partita importante, felice della presenza di Zhang"

 

Quanto conta la presenza di Steven Zhang a Milano?


"Adesso è qui ma in realtà lo è sempre. Ci sentiamo prima e dopo ogni partita, sono contento che sia qui con noi, speriamo domani di fare una grande gara per lui e per i nostri tifosi. Ci prepareremo al meglio, è una grande partita".


 


Partite da favoriti in questa finale?


"Ho avuto la fortuna di giocare finali da giocatore e allenatore. Favoriti e sfavoriti non ce ne sono: affrontiamo una squadra che arriva da otto risultati utili di fila, hanno fatto una rimonta straordinaria a Roma e sono abituati a giocare questo tipo di gare. Noi siamo in un ottimo momento, ce la giocheremo con le nostre armi sperando di regalare una soddisfazione ai nostri tifosi. Saranno importantissime le motivazioni".


 


Mister, lei ha vinto due Supercoppe battendo la Juventus. Come si batte?


"Le finali sono partite particolari. Possono essere decise dal singolo episodio. Noi dovremo fare una partita di corsa e aggressività sapendo che incontriamo una grandissima squadra e che ci saranno delle difficoltà. Dovremo essere bravi a uscirne".


 


Corsa scudetto: teme che qualche squadra si stia nascondendo dietro di voi?


"La classifica deve essere uno stimolo per noi. Il 20 agosto, prima che iniziasse il campionato, la netta favorita per lo scudetto era la Juve con un gruppo di squadre, comprendente anche l'Inter, chiamato a lottare con i bianconeri. Sarà una corsa aperta: vediamo come stanno giocando Milan, Napoli e Atalanta, noi dobbiamo andare avanti per la nostra strada e il primato deve essere uno stimolo per migliorarci ancora".


 


Recuperate Calhanoglu e la Juve non avrà Chiesa, Cuadrado e De Ligt. In partite del genere, certe assenze possono essere superate responsabilizzando di più chi va in campo?


"Penso che la Juve abbia una rosa profonda, quindi Allegri saprà come sostituire nel migliore dei modi gli assenti. Poi domani recuperano Bonucci e Chiellini e sicuramente avranno una squadra competitiva. Vorrei fare l'in bocca al lupo a Chiesa, è un patrimonio del calcio italiano. Non conosco lui personalmente ma ho giocato con suo padre alla Lazio".


 



Cosa è cambiato rispetto all'andata di campionato? 


"Pensavamo di averla vinta, poi ci fu l'episodio del rigore. Entrambe siamo cresciute, eravamo in ritardo in classifica e perciò giocata al di sotto delle possibilità delle due squadre. Ricordo una gara contratta, domani sarà una finale che giocheremo di fronte ai nostri tifosi. Domani lo stadio sarà giustamente diviso in due con i tifosi della Juventus. Chi vince, alzerà il trofeo".


 


Quanto è stato importante aver giocato con Handanovic e Kolarov?


"Ho avuto fin dal primo giorno ho avuto grandissima disponibilità da parte loro. In carriera ho avuto la fortuna di giocare con Samir e Aleks che mi spiace non aver fatto giocare abbastanza. In generale ho avvertito disponibilità generale, anche da parte dei nostri tifosi".




Fonte Sky