“Giocare contro la Juve, per i Napoletani, è una sfida che ha un sapore in più. Ai miei tempi, però,
eravamo noi la Juve: su 8 partite contro i bianconeri ne vincemmo 7 - queste le parole di Alessandro
Renica, ex calciatore del Napoli, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca
Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su Radio 1 Station -.
Io credo che il migliore in campo, ieri, sia stato il portiere della Juve. Alla fine sono i singoli che
decidono le partite con le loro qualità. Szczęsny ha fatto due autentici miracoli su Lozano,
soprattutto il secondo, nei minuti di recupero, su un tiro anche deviato. È stato il vero protagonista,
alla pari di Cristiano Ronaldo per il gol. Se Insigne avesse fatto gol sarebbe cambiata l’inerzia della
gara, anche perché si era a pochi minuti dalla fine. Non ho visto una grande Juventus e non ho visto
grandissime occasioni da gol per i bianconeri. La qualità degli avversari va comunque sottolineata. Il
Napoli di Gattuso in campo è stato molto umile, la partita è stata preparata bene, e gli azzurri sono
stati in campo fino al 94’. A volte basta un solo episodio per essere penalizzati, come la rete subita su
una deviazione sfortunata di Bakayoko. Cristiano Ronaldo ha segnato in quasi tutte le finali
disputate. La mia curiosità è: se il Napoli avesse un attaccante come Ronaldo, dove potrebbe
arrivare? I ragazzi di Gattuso creano tanto, purtroppo manca qualcuno che finalizzi tutto questo
lavoro. Non si può pretendere che i vari Lozano e Insigne facciano i Ronaldo. Bisogna vedere anche
gli obiettivi di questa squadra quali siano, e se l’obiettivo è un piazzamento in Champions, al
momento sono assolutamente in linea. Se poi vogliamo parlare di Scudetto, sinceramente non vedo
il Napoli pronto, perché ci sono rose più attrezzate con attaccanti che fanno la differenza, come
Inter, Milan e Juve. Il Napoli per competere per lo Scudetto ha bisogno di un attaccante importante
con una grossa personalità. Tutto il lavoro fatto da Gattuso, che per me è il migliore in Italia al
momento, non viene finalizzato purtroppo. Sicuramente il Napoli è stato sfortunato con gli infortuni
in attacco. Si è ritrovato con il buon Petagna in attacco che era la terza scelta. Osimehn può essere
questo attaccante? Dipende sempre dagli obiettivi. Se vogliamo arrivare tra le prime quattro ci
siamo, ma nelle partite importanti, se sei un po’ in difficoltà, hai bisogno di altri nomi. Ieri Bakayoko
era stanco ed aveva bisogno di rifiatare; si è criticato tanto Fabian, ma ieri sarebbe stato molto utile.
La trasferta di Verona? Sarà una partita importante e il Napoli deve vincerla a tutti i costi. Dovrà
mettere subito sotto il Verona. I gialloblù sono una squadra che attacca fin dal primo minuto. Punto
tutto sulla classe di Lorenzo Insigne e spero che prenda in mano la squadra e che faccia parlare il
campo. Cosa ricordi del mio gol contro la Juve in Coppa Uefa? Ricordo che lo stadio era gremito,
all’esterno dello stadio c’erano altre trentamila persone che volevano entrare, al punto che avemmo
grosse difficoltà ad entrarci anche noi. La partita slittò anche di qualche minuto. Un ricordo
indelebile, una emozione incredibile”.
Comunicato stampa