Maksimovic: "Non vediamo l'ora di ricominciare"


La famiglia è in Serbia, lui è rimasto a Napoli "perché siamo fiduciosi che riprenderemo il campionato". Nikola Maksimovic si è raccontato così in una lunga intervista rilasciata a Sky Sport: "Fortunatamente sto bene, sono a casa e rispetto le regole", le parole del difensore classe '91. "So che è un momento difficile per tutto il mondo. E anche per il calcio, ci siamo dovuti adattare a un nuovo ambiente di allenamento". Per ora sempre individuale, principalmente tra le mura di casa. "La condizione fisica resta buona", spiega Maksimovic. "Seguo il programma che ci mandano i nostri preparatori e ci coordiniamo con loro dopo ogni allenamento".

"A Castel Volturno è tutto pronto"

Nikola però non nasconde la difficoltà di queste settimane. "Oltre alla famiglia mi manca tanto il calcio giocato, gli allenamenti e le partite vere". Qualcosa che va al di là della semplice professione: "Soprattutto in questa città, che vive solo per questo sport. Anche quando vai a prendere un caffè al bar e ti metti a parlare di tutt'altro, dall'altro tavolo ti fermano subito: 'Uagliò, allora sabato vinciamo?' Queste sono le piccole cose che mi mancano di più". Negli ultimi giorni però filtra un po' di ottimismo: "Stiamo seguendo la situazione", continua il difensore. "Sono quotidianamente in contatto con i miei compagni ma anche con i medici. Sappiamo che ci sono grandi miglioramenti e che la data prevista per la ripresa degli allenamenti di squadra è il 18 maggio. Il nostro centro sportivo è già pronto, lo siamo anche noi e abbiamo grande fiducia che alla fine si potrà riprendere il campionato. Per questo siamo rimasti tutti in città".

"Gattuso? Zitti e pedalare: dovevamo ascoltare lui"

La stagione del Napoli si era interrotta proprio quando stavano arrivando i primi frutti della nuova gestione tecnica (7 vittorie nelle ultime 9), con la squadra al sesto posto in classifica. "Dal primo giorno in cui è arrivato, Gattuso ci ha detto che siamo una grande squadra in un grande momento di difficoltà", ricorda Maksimovic. "E che avremmo dovuto ascoltare lui: zitti e pedalare. Ha avuto ragione. Con l'allenatore ho instaurato subito un ottimo rapporto, ci è bastato parlare una volta per capirci. Quello che lui mi chiedeva era semplice per un professionista come me".





Fonte Sky