Magnini: "Sto pensando ad un mio ritorno"


Filippo Magnini è reduce dalla fine di un incubo, quello delle accuse di doping, con la sentenza del TAS che ha annullato quella del TNA, prosciogliendolo da ogni accusa: "Ci sono state molte ingiustizie - attacca Magno -. Forse non conoscono lo sport. Sono un professionista, chi si dopa è un fuorilegge. Mi hanno accusato di tentato doping 20 giorni prima di un'Olimpiade, ma non sanno che non avrebbe nemmeno fatto effetto. Hanno chiesto 8 anni di squalifica a un atleta mai risultato positivo. Ho lottato 3 anni contro un'ingiustizia". Magnini parla di un suo possibile ritorno in vasca: "In questi tre anni ho avuto tante persone del nuoto che mi sono state vicine e ho pensato anche a un ritorno - ha detto -. Con il passare dell'età ho capito quali erano gli obiettivi. Il miracolo, a 39 anni, sarebbe quello di partecipare all'Olimpiade, ad esempio. Lo farei solo per aiutare il mio sport, tra i più colpiti in epoca Covid-19. Il mio ritorno potrebbe riaccendere la luce su questo sport. Sarà impossibile vincere a Tokyo, ma potrei aiutare il mio sport. Ad oggi è solo un pensiero, a settembre prenderò una decisione. Il rinvio dei Giochi potrebbe essere un vantaggio, ma avevo smesso perché avevo chiesto tutto al mio fisico e anche psicologicamente ero provato dalla battaglia processuale. Ci sono stati ritorni fallimentari, ma io avrò successo anche solo se aiuterò il mio mondo"




Fonte: Sky Sport