Ancelotti in conferenza stampa: "Parlo della squadra, non parlo del mio futuro..."


Dopo le nazionali, riecco la Serie A. Per il Napoli subito l'occasione del riscatto contro l'Hellas Verona, una partita in cui gli azzurri sono chiamati a vincere per trovare lo switch definitivo in campionato, con una classifica che ad oggi lo vede quarto in classifica, alle spalle di Juventus, Inter e Atalanta. Alla vigilia della partita, Carlo Ancelotti prenderà parola alle 14 presso la sala stampa del centro tecnico di Castel Volturno.
14.03 - Arrivato proprio adesso Ancelotti in conferenza stampa.
Ha letto le parole del presidente? Lei resterebbe 10 anni? "Ho sempre detto che mi trovo bene a Napoli, ma oggi la priorità non è parlare del mio rinnovo, ma della situazione della squadra e del ciclo che dobbiamo affrontare. Non mi va di commentare le parole del presidente. Ma sono dichiarazioni venuti dal cuore, magari anche un po' forti per alcuni giocatori, ma col cuore. Dopo 15 giorni ha chiarito diversi aspetti, sono uscite molte frottole e tutti gli spifferi mi hanno fatto venire il raffreddore (ride, ndr)".
Su Insigne: "Insigne ha fatto un ottimo inizio di stagione. Benissimo nel pre-campionato, bene nelle prime partite. Ha cambiato un po' la sua posizione, poi ha avuto un attimo di sbandamento e De Laurentiis l'ha fatto notare. Per me e per la squadra è di fondamentale importanza, quand'è sereno e allegro dà il meglio di sé, quand'è ombroso non riesce a tirare fuori tutte le potenzialità. Io gli ho fatto rimarcare questo con la tribuna di Genk, un gesto forte, ma ora si sta allenando serenamente, farà bene in questo ciclo di partite".
Sui rinnovi di Mertens e Callejon: "Di questo rinnovo si parla da tempo. Il rendimento dei due è stato ottimo in questo periodo. Se ne parlerà ancora. La società ha fatto un'offerta, come ha detto anche il presidente c'è la volontà di tenerli. Poi quando si fa un'offerta o si dice di sì o di no, quindi credo che sta ai giocatori valutare tutte le cose e prendere la decisione giusta per loro. C'è stata un'offerta ponderata da parte della società ai giocatori e ai loro entourage".
Critiche esagerate? "Alcune inventate. Se valutiamo il percorso alcune cose sono state fatte bene. Abbiamo capito che i nuovi acquisti aumentano la qualità della squadra: Di Lorenzo ha fatto bene, Manolas si è integrato benissimo. Ci sono stati dei livelli di gioco molto alti, abbiamo battuto i campioni d'Europa. Abbiamo sempre mostrato una idea chiara, tranne contro il Torino, quando abbiamo giocato in maniera diversa per una questione di caratteristiche dell'avversario. Abbiamo avuto pochissimi infortuni, facendo il paragone con le altre squadre. Uno solo muscolare, quello di Maksimovic, che non è ancora pronto perché s'è rotto la fibra muscolare. Ma non è un infortunio muscolare quello di Mario Rui, che in dieci giorni ha recuperato. Stiamo bene dunque anche da questo punto di vista. Ci sono alcune cose che dovremmo fare meglio. Bruciano i pareggi con Genk e Torino, che ci possono stare, e il k.o. col Cagliari. In Champions siamo in testa al girone. Noi facciamo valutazioni critiche ed oggettive e tutto questo dramma non l'abbiamo visto, né io né chi lavora con me né la società. La serenità di De Laurentiis dimostra tutto questo. Non ho parlato di Lozano, da lui ci aspettiamo tutti di più, ma praticamente s'è allenato con noi per sei volte dal punto di vista tattico. Abbiamo bisogno di conoscerci meglio".
A proposito di Lozano, come sta? "E' rientrato ieri sera, non l'ho visto ancora. E' solo una botta, ma domani valuteremo se sarà disponibile per andare in panchina o per quella dopo".