Universiade: al via le riprese del docufilm


Sono iniziate le riprese del docufilm “Aspettando la 30a Summer Universiade Napoli 2019”, prodotto dalla Film Commission Regione Campania e diretto dal regista napoletano Francesco Patierno. 

Un racconto per immagini di 26 minuti che esplora i luoghi della Campania che ospiteranno dal 3 al 14 luglio la manifestazione sportiva internazionale. Un dietro le quinte che mostrerà il punto di vista degli organizzatori e dei volontari, dei tecnici, degli allestitori, degli sportivi, dei cittadini, dei turisti e dei protagonisti delle tante attività che ruotano intorno all’evento. “Non sarà una narrazione documentaristica ma avrà uno stile cinematografico, con un impatto visivo ed emotivo dove a prevalere saranno le emozioni”, spiega il regista. “Non ci saranno immagini statiche ma riprese in movimento. 

Anche le interviste saranno fluide, dinamiche: gli stessi testimonial dell’evento si prestano ad un racconto colloquiale, informale. Poi c’è il lato, quello più entusiasmante, legato ai ragazzi che si affacciano per la prima volta sulla scena di un evento internazionale come l’Universiade. Il loro – dice Patierno - è un punto di vista ‘inconSono iniziate le riprese del docufilm “Aspettando la 30a Summer Universiade Napoli 2019”, prodotto dalla Film Commission Regione Campania e diretto dal regista napoletano Francesco Patierno. Un racconto per immagini di 26 minuti che esplora i luoghi della Campania che ospiteranno dal 3 al 14 luglio la manifestazione sportiva internazionale. Un dietro le quinte che mostrerà il punto di vista degli organizzatori e dei volontari, dei tecnici, degli allestitori, degli sportivi, dei cittadini, dei turisti e dei protagonisti delle tante attività che ruotano intorno all’evento. “Non sarà una narrazione documentaristica ma avrà uno stile cinematografico, con un impatto visivo ed emotivo dove a prevalere saranno le emozioni”, spiega il regista. “Non ci saranno immagini statiche ma riprese in movimento. Anche le interviste saranno fluide, dinamiche: gli stessi testimonial dell’evento si prestano ad un racconto colloquiale, informale. Poi c’è il lato, quello più entusiasmante, legato ai ragazzi che si affacciano per la prima volta sulla scena di un evento internazionale come l’Universiade. Il loro – dice Patierno - è un punto di vista ‘incontaminato’ che proverò a trasmettere allo spettatore. L’esperienza che stanno facendo questi ragazzi è altamente formativa, perché come dice il mio amico Patrizio Oliva – uno degli ambassador di Napoli 2019 – le esperienze internazionali che formano di più sono soprattutto quelle legate allo sport”. L’autore di ‘Pater familias’, film d’esordio diretto nel 2003, parla poi della sua città, e dell’impatto che l’evento potrà avere sul capoluogo partenopeo. “Alla fine dell’800 – dice – Napoli era ad un bivio: scegliere se diventare una città industriale o turistica. Fu fatta la prima scelta. Solo negli ultimi anni Napoli ha capito di dover puntare sul turismo, e da allora la sua immagine è cresciuta. Ormai molti influencer indicano Napoli come la città del futuro: nella ricerca, nell’alta tecnologia, nella moda. L’Universiade da questo punto di vista può fare moltissimo nel promuovere le eccellenze e favorire l’incremento dei flussi turistici. Altra cosa interessante di questa manifestazione – riflette Patierno – sono le decine di impianti sportivi in tutta la Campania che sono stati rinnovati, grazie ad un impegno economico pazzesco, e che rappresentano una eredità preziosa per le giovani generazioni. Da quello che vedo e percepisco posso dire – osserva il regista – che l’Universiade rappresenta una sfida vinta”. Poi conclude: “In questa manifestazione sono doppiamente coinvolto, come regista e come sportivo, giocando a tennis a livello agonistico, tra l’altro ho appena ricevuto la promessa di poter giocare nell’Arena sul Lungomare di Napoli”, dove si terranno le gare di tennis della 30^ Summer Universiade.taminato’ che proverò a trasmettere allo spettatore. L’esperienza che stanno facendo questi ragazzi è altamente formativa, perché come dice il mio amico Patrizio Oliva – uno degli ambassador di Napoli 2019 – le esperienze internazionali che formano di più sono soprattutto quelle legate allo sport”. L’autore di ‘Pater familias’, film d’esordio diretto nel 2003, parla poi della sua città, e dell’impatto che l’evento potrà avere sul capoluogo partenopeo. “Alla fine dell’800 – dice – Napoli era ad un bivio: scegliere se diventare una città industriale o turistica. Fu fatta la prima scelta. Solo negli ultimi anni Napoli ha capito di dover puntare sul turismo, e da allora la sua immagine è cresciuta. Ormai molti influencer indicano Napoli come la città del futuro: nella ricerca, nell’alta tecnologia, nella moda. L’Universiade da questo punto di vista può fare moltissimo nel promuovere le eccellenze e favorire l’incremento dei flussi turistici. Altra cosa interessante di questa manifestazione – riflette Patierno – sono le decine di impianti sportivi in tutta la Campania che sono stati rinnovati, grazie ad un impegno economico pazzesco, e che rappresentano una eredità preziosa per le giovani generazioni. Da quello che vedo e percepisco posso dire – osserva il regista – che l’Universiade rappresenta una sfida vinta”. Poi conclude: “In questa manifestazione sono doppiamente coinvolto, come regista e come sportivo, giocando a tennis a livello agonistico, tra l’altro ho appena ricevuto la promessa di poter giocare nell’Arena sul Lungomare di Napoli”, dove si terranno le gare di tennis della 30^ Summer Universiade.