La giornata in commemorazione di Ciro Esposito, è stata organizzata in collaborazione con l’Arci Scampia.
La giornata si svolgerà all’Arci Scampia Via F. Cervi ed inizierà alle ore 16.30, tanti saranno i momenti che si alterneranno.
Il giorno della memoria l’associazione Ciro Vive invita sempre alla riflessione ed all’importanza di sensibilizzare alla legalità, alla giustizia ed al rispetto degli altri oltre che delle regole e, quest’anno lo faremo con una testimonianza forte di una persona speciale Fabrizio Maiello
Breve storia di Fabrizio Maiello
La sua è una storia da seguire bene per capire come si possa
passare da un futuro sogno ad un incubo e Fabrizio l'ha vissuta in prima
persona e ne ha pagate tutte le conseguenze.
Nato a Limbiate(Mi) da genitori napoletani nel
corso degli anni ha maturato la passione per il calcio fino ad arrivare a
giocare nelle giovanili del Monza ed era una futura promessa ma è bastato
davvero poco per fargli distruggere un sogno; un brutto intervento di gioco in
una partita amichevole e rottura dei legamenti crociati. Ed è così che inizia
la brutta vita di Fabrizio dato che i medici gli avevano preannunciato che con
il calcio aveva chiuso. Ma lui non riusciva ad accettarlo e con un ginocchio
fasciato e la febbre a 40 scappa di casa preso da un incubo: la fine con il
calcio. Un'idea che a lui non andava giù. Anche perchè lui era cresciuto in un
paese dove era facile cadere nelle tentazioni della malavita locale ma il
calcio lo aveva sempre tenuto lontano dai pericoli. Ma da quel brutto incidente
è iniziato il calvario: fece conoscenza con le droghe e cominciò a frequentare
amici sbagliati che avevano vicende burrascose e finì con l'esserne contagiato
a tal punto di finire in galera a soli 18 anni. Scontata la pena lui non si
fermò e seguirono anni bui fatti di delinquenza, rapine e sparatorie. Finì
nuovamente in galera ed era il 1991 quando venne assolto perchè incapace di
intendere e di volere e viene rinchiuso nel manicomio criminale di Reggio
Emilia. Durante un permesso ottenuto nel 1994 Fabrizio non rientra e diventa
latitante. Lui non ha più niente da perdere e riprende a commettere errori
sempre più gravi fino a quando nel 1994 si reca a vedere gli allenamenti del
Parma, dove vede uno dei suoi idoli, Gianfranco Zola e con la complicità di
alcuni suoi amici decide di organizzare il suo rapimento. Alcuni giorni dopo lo
aspettarono all'uscita degli allenamenti e lo seguirono a bordo di una macchina
rubata. Zola si ferma a fare rifornimento e quella sembrava l'occasione giusta.
Si avvicinarono a volto scoperto e lì guardò con un gran sorriso ignaro delle
loro intenzioni. Fu questo gesto che fece cambiare idea a Fabrizio e chiesero a
Gianfranco solo un autografo. Di questa vicenda Zola ne è venuto a conoscenza
ricevendo anche le scuse di Fabrizio. Per rimediare a tutto il male lui è
tornato di sua spontanea volontà nell'Opg di Reggio aiutando i ragazzi a
coltivare il sogno del calcio e mettendo a segno dei record (ha camminato per 5
km con la palla ferma sulla fronte. Ha stabilito record addirittura camminando
all'indietro e palleggiando per un km).
Ma il suo record più grande è che oggi Fabrizio è un uomo libero e
potrà avere la possibilità di riscattare la sua vita. Non dovrà dare un calcio
al pallone ma al suo passato consapevole del fatto che per Fabrizio oggi
rinasce una vita da cittadino LIBERO!La giornata si concluderà con una partita tra i giovani ospiti dell’Istituto Penitenziario Minorile di Airola e i rappresentanti dell’ASd Ciro Vive.
Dopo la premiazione si terrà il terzo tempo con un bel bouffet offertoci per l’occasione.
Un ringraziamento anticipato a chiunque vorrà onorare la memoria di nostro figlio Ciro Esposito