Esclusiva-Gianni Lepre: "Napoli, distacco enorme dalla Juve. Europa League ? Si può vincere"


La nostra redazione ha contattato in esclusiva il dott. Gianni Lepre.

Noto economista, commercialista, il dott. Gianni Lepre è laureato in economia ed organizzazione aziendale. 

Ai nostri microfoni ci parla della sua seconda passione e cioè il Napoli: 

Si aspettava a fine febbraio un distacco di 13 punti dalla Juventus in campionato ?

"Devo dire che non mi aspettavo questo distacco che già a febbraio è davvero incolmabile. L'anno scorso il Napoli ha fatto un miracolo e di fatto ha vinto il titolo. Ricordo ancora quello scandalo avvenuto a Milano durante Inter-Juventus. Gli azzurri con Sarri fecero un campionato straordinario, per questo, mi aspettavo anche con Ancelotti che almeno gli azzurri potessero lottare fino a maggio"

Azzurri, quindi, lontani dalla vetta, fuori dalla Champions e dalla Coppa Italia. Vincere l'Europa League per salvare una stagione ? 

"Vincere l'Europa League sarebbe un traguardo fantastico. Ho visto nella mia vita il Napoli di Sivori, di Maradona ed ora di Insigne. Ricordo, però, anche campionati dove gli azzurri arrivavano settimi oppure ottavi e, quindi, arrivare nel 2019 secondi in campionato ed eventualmente vincere l'Europa League, significherebbe entrare nella storia"

Napoli-Juventus il 3 marzo. I tifosi nei giorni scorsi hanno fatto girare un volantino in città con una protesta incredibile: disertare lo stadio perchè questo campionato è una farsa. Lei cosa pensa a riguardo ?

"Non mi piace questa idea di non andare allo stadio. Poi, proprio il 3 marzo con la Juventus, lo stadio deve essere pieno perchè dobbiamo battere la nostra rivale storica. Ripeto, il Napoli va sostenuto sempre, non dimentichiamo il passato. De Laurentiis da 10 anni ci fa stare sempre in alto in classifica ed in Europa comunque siamo presenti"

Parliamo di diritti Tv e distribuzione monetaria alle società in serie A. Troppe differenze secondo Lei tra Juventus e le piccole squadre ?

"Assurdo pensare ad una serie A sempre nelle mani della Juventus. E' una squadra forte e non ci sono dubbi, ma se questo calcio lo dobbiamo cambiare, allora dobbiamo dare la possibilità economica anche alle piccole squadre di costruire team competitivi. Non dimentichiamoci che il campionato è fatto di 20 squadre, altrimenti facciamo giocare solo Juventus, Napoli, Roma, Milan, Inter e Lazio. Se esistono e vincono  queste compagini è perchè in serie A ci sono società come il Frosinone, Cagliari, Spal e Chievo. Anche queste società hanno diritto a prendere, secondo la mia opinione, gli stessi soldi di quelle blasonate. Solo così non allontaneremo i giovani da uno sport che negli ultimi anni ha perso l'appeal storico"



Massimiliano Alvino

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