MOMENTI DIFFICILI - "Abbiamo fatto la squadra in pochi giorni. Carmando era il riferimento di tutto e tutti, Marino andava in giro per l'Italia a raccattare giocatori fuori rosa e ci allenavamo a Varcaturo ed anticipavamo spesso di un'ora gli allenamenti perchè poi le mamme scendevano in strada per bloccare la costruzione delle discariche. Ho molti rammarici, ma so di aver visto una città che in poco tempo è diventata una droga".
SULLA NAZIONALE - "Mi piace molto Jorginho, ma nella mia Nazionale per lui non c'è posto. Lui è un metodista ed eccetto che con Israele noi non abbiamo mai giocato con il 352. Il numero dieci lo ha tenuto Insigne, glielo ha ceduto Verratti, è una questione fra loro due".