Il "Milucci" pensiero: un anno di Napoli...


Il 2016 è stato un anno che ha visto il Napoli di Aurelio De Laurentiis occupare stabilmente le primissime posizioni del campionato di calcio italiano.

Ma è stato un anno in chiaroscuro, che ha regalato ai tifosi azzurri grandi gioie ma anche qualche cocente delusione. 

Al 2016 il Napoli arriva primo in classifica, sulle ali dell'entusiasmo dato dai risultati e dal gioco voluto dal nuovo mister Maurizio Sarri, che in pochi mesi ha suscitato ammirazione in Italia e in Europa. 

A gennaio il Napoli sembra una inarrestabile macchina da guerra. La compagine azzurra si laurea Campione d'inverno dopo quasi 30 anni, battendo 2-1 il Torino, 1-5 il Frosinone, 3-1 il Sassuolo, 2-4 la Sampdoria e 5-1 l'Empoli.

Il mese di febbraio è quello della super sfida con la Juventus. Il Napoli ci arriva preoccupato: 0-2 a Roma con la Lazio e 1-0 stentato in casa col Carpi. A Torino una sfortunata deviazione di Albiol su tiro di Zaza al minuto 88 condanna gli azzurri ad una sconfitta immeritata. 

Il Napoli accusa il colpo e fatica nelle due successive giornate di campionato: 1-1 col Milan in casa e 1-1 a Firenze dove il bomber Higuain torna al gol dopo qualche partita. La frase di Adl sui presunti chili di troppo dell'argentino scuote lo spogliatoio e segna un solco forse definitivo nei rapporti tra il Pipita e il presidente. 

A Marzo il Napoli torna a crederci. 3-1 al Chievo, 0-1 a Palermo, 3-1 al Genoa (perla di Higuain con tiro a giro). Gli azzurri chiedono al presidente di fissare un premio scudetto. Alla delegazione composta da Hamsik, Reina e Maggio viene risposto: "Ne parleremo in seguito".

Oggi, trasformiamo i calciatori in eroi moderni, ma non sono altro che bambini viziati che vivono sull'ottovolante delle emozioni. Se gli togli l'entusiasmo, gli togli tutto. 

Il Napoli si reca a Udine con i nervi a fior di pelle. Reina dà forfait per un infortunio sospetto. I suoi compagni vanno in campo per onor di firma. Il pipita reagisce ad un fallo di Felipe e viene espulso. Ma prima di allontanarsi, si scaglia verso l'arbitro. Nulla di grave, ma gliela faranno pagare con tre giornate di squalifica. Il Napoli perde 3-1. 

La Juve che, in un modo o nell'altro, vince tutte le partite, è ormai davanti agli azzurri e vola verso il quinto scudetto consecutivo. 

Ad aprile il Napoli sembra un giocattolo rotto. Vince in casa (3-0 al Verona, addirittura 6-0 al Bologna), ma perde fuori partite decisive (2-0 a Milano con l'Inter e 1-0 a Roma con i giallorossi). 

A maggio l'unico obiettivo rimasto è la qualificazione diretta alla Champions League. Gli azzurri la raggiungono battendo 2-1 l'Atalanta, 1-2 il Torino e 4-0 il Frosinone in una partita storica, nella quale Gonzalo Higuain batte il record italiano di reti segnate da un calciatore in una singola stagione. 36 gol, mostruoso. 

Ma l'estate e la Juventus lo porteranno via da Napoli. 

Adl rifà il look alla squadra e la ringiovanisce con alcuni giovani talenti. Uno di questi, il polacco Milik, si impone subito come  nuovo idolo dei tifosi azzurri. 

Il campionato riparte ad agosto da Pescara, dove Mertens dimostra subito una maturità e una concretezza nuove. 2-2 in rimonta con doppietta del belga poi 4-2 al San Paolo al Milan di Montella, che è ancora un cantiere aperto. 

Settembre vola via veloce: 3-0 a Palermo, 3-1 al Bologna, 0-0 a Genova con i rossoblu e 2-0 al Chievo. 

Ottobre, invece, è un mese nefasto.  Comincia con una sconfitta meritata a Bergamo contro la giovane Atalanta: 1-0. Poi, pausa per gli impegni delle nazionali, impegni ai quali il Napoli paga un dazio pesantissimo. 

La nuova stella Milik si rompe il legamento crociato del ginocchio sinistro in un match di qualificazione con la Polonia. Il suo 2016 è finito. 

Per il Napoli è un colpo pesantissimo. Il suo sostituto Gabbiadini, invece di caricarsi davanti alla possibilità di giocare per qualche mese senza alcuna concorrenza, si chiude nelle sue  insicurezze e spreca l'occasione più importante della sua carriera. 

Il Napoli perde in casa con la Roma (1-3) una partita fondamentale. Poi, vince 1-2 a Crotone e batte l'Empoli al San Paolo 2-0. 

L'ultima di ottobre è a Torino contro la Juventus. Partita sfortunata, persa per due rinvii sbagliati e un gol di quello che ormai per la città è diventato il nemico pubblico numero uno: Gonzalo Higuain. 

È crisi, tre sconfitte in cinque partite alle quali bisogna aggiungere quella, sfortunata, in Champions contro i modesti turchi del Besiktas, che complica il cammino in Europa. 

Sarri corre ai ripari e inventa Mertens centravanti, ma inizialmente, negli incontri casalinghi, si sente la mancanza di un vero terminale offensivo. 

A novembre gli 1-1 al San Paolo con Lazio e Sassuolo abbattono l'entusiasmo della tifoseria. In mezzo una bella vittoria a Udine dove torna al gol il desaparecido Insigne. 

Dicembre arriva e tutti sanno che sarà decisivo per la stagione azzurra, un mese da dentro o fuori in tutte le competizioni, sia in campionato che in Europa. 

Il Napoli risponde alla grande e batte 3-0 l'Inter, poi trionfa a Lisbona vincendo il girone di Champions. Vince anche 0-5 a Cagliari e 5-3 in casa col Torino, trascinato da un Mertens spettacolare. 

L'anno si chiude a Firenze contro una squadra in difficoltà che vuole salvare la panchina del suo allenatore. Ne viene fuori un pirotecnico 3-3 che anticipa i fuochi di fine anno. 

Ed è con questi fuochi che noi vogliamo augurare un felice anno nuovo a tutti coloro che hanno avuto la pazienza e speriamo anche il piacere di leggerci in questi dodici mesi. 


Antonio Milucci per Sportmagazinenews 

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