Il Milucci pensiero: contro il Sassuolo non basta un Napoli bello ma spuntato


A volte le partite si devono analizzare a prescindere dal risultato. 

Contro il Sassuolo, il Napoli ha giocato una gara molto buona, a tratti ottima. Ma ha palesato quelli che sono i suoi limiti attuali. 

A calcio si può giocare senza ali, senza terzini, senza regista, senza trequartista. Ma non si può giocare senza almeno una punta e senza portiere. 

Il Napoli da un anno prende gol al primo tiro in porta, spesso l'unico. Contro il Sassuolo Defrel è stato artefice di un'autentica prodezza, ma la casistica rimane. 

Ma, soprattutto, da un mese e mezzo il Napoli gioca senza attaccante. E i risultati ottenuti testimoniano drammaticamente quanto l'assenza di Milik stia influendo sulle classifiche della squadra azzurra, sia in campionato che in Champions League. 

Le statistiche ci dicono che, fino al 15 ottobre, quando il Napoli ha avuto a disposizione un bomber di ruolo, gli azzurri avevano ottenuto 20 punti in 9 partite totali (campionato +coppa), frutto di 6 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta, segnando 20 gol e subendone 9. 

Dal 15 ottobre ad oggi, il Napoli ha totalizzato 13 punti in 10 partite, con 3 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte (2 in casa dove contro squadre più chiuse si sente maggiormente l'assenza di una punta di peso). In queste 10 partite, gli azzurri hanno segnato 13 reti e ne hanno subite altrettante. 

Contro il Sassuolo, Sarri ha scelto di mandare in campo una squadra senza nuovi acquisti. Rispetto alla gara contro la Dinamo Kiev, Chiriches e Strinic hanno preso il posto di Albiol e Ghoulam, Jorginho e Allan hanno giocato a centrocampo con Hamsik, Gabbiadini ha sostituito Mertens al centro dell'attacco. 

E come per incanto, si sono riviste le geometrie che hanno caratterizzato il gioco degli azzurri nello scorso campionato, a dimostrazione che i nuovi arrivati devono ancora completare il loro processo di crescita per poter essere inseriti con continuità negli accurati ingranaggi del Mister azzurro.

Il Napoli ha schiacciato il Sassuolo nella sua metà campo ma, arrivato al limite dell'area, faceva fatica a penetrare la folta difesa predisposta da Di Francesco. 

Per sbloccare la partita occorreva una prodezza da fuori area e Insigne era riuscito a trovarla, indovinando finalmente quel tiro a giro che cercava da anni e che a Pescara era diventato una sorta di marchio di fabbrica. 

Poi, gli azzurri hanno continuato a sciorinare il loro calcio piacevole, ma non sono riusciti a trovare il gol del raddoppio. 

Il Napoli ha ottenuto il 71% di possesso palla (roba da Barcellona), ha bombardato la porta di Consigli con 20 tiri (contro 4), ha completato 723 passaggi contro i 211 del Sassuolo, ma ha subito il pareggio sull'unico tiro in porta dei neroverdi in tutta la partita. 

Davanti a numeri di questo tipo, addossare colpe all'allenatore, come molti stanno provando a fare in queste ore, sembra un esercizio assolutamente ardimentoso. 

Molti dicono: "Meglio giocare male e vincere". Noi pensiamo che senza una punta e senza un portiere puoi giocare come vuoi: bene, male, così così. Ma vincere resta un'impresa difficile da realizzare. 

Ora, per essere realisti, bisognerà cercare di arrivare a gennaio riducendo al minimo i danni, sperando di riuscire a reperire sul mercato una punta in grado di risolvere il problema del gol fino al rientro di Milik. 

E noi consigliamo al Napoli di riallacciare anche i contatti con l'Atalanta per Sportiello, perché quello del portiere ci sembra un problema da non sottovalutare. 

Antonio Milucci per Sportmagazinenews.