Notte Champions da sogno al San Paolo, Napoli-Benfica 4-2



Per la seconda giornata della Champions League, al San Paolo si presenta il Benfica, campione del Portogallo. Per il Napoli un match delicatissimo contro la squadra testa di serie e favorita del girone.

Dopo i consueti brividi che solo il San Paolo sa regalare sulle note dell'inno della Champions, si parte.

Napoli subito molto aggressivo, linea difensiva altissima e Milik a danzare sulla linea del fuorigioco.

Ma le prime chance sono del Benfica che prima penetra sull'out sinistro del Napoli, cross basso che Reina smanaccia via alla meglio. Poi sfonda a destra, appoggio indietro e rasoiata dal limite. Reina c'è ancora.

Nell'occasione si fa male Raul Albiol. Debutto di fuoco in maglia azzurra per Maksimovic, senza riscaldamento e nel match clou di Champions League.

Le due occasioni per i lusitani e l'uscita di Albiol spaventano il Napoli, che fatica a recuperare palla contro il preciso palleggio avversario.

Ma gli azzurri si scuotono. Accellera Mertens sulla sinistra, cross per Callejon anticipato di un soffio in angolo. E sugli sviluppi del corner, Hamsik prende il tempo a tutti sul primo palo e batte Julio Cesar. Gol n. 101 in maglia azzurra per il capitano.

Partita combattutissima, caratterizzata dal pressing a tuttocampo di entrambe le squadre, ma primo tempo che si chiude senza ulteriori emozioni per i tifosi azzurri.

Il secondo tempo riparte nel segno di Dries Mertens: accelerazione vertiginosa che i difensori portoghesi interrompono con una trattenuta proprio al limite dell'area. Punizione da posizione leggermente defilata, ma il belga inventa una parabola incredibile che si infila all'incrocio dei pali.

Il Napoli sente l'odore del sangue e azzanna la preda.

Prima con un classico taglio per Callejon in area, il torero anticipa Julio Cesar che lo stende. Rigore trasformato da Arek Milik e San Paolo in estasi.

Poi con un cross di Callejon che inganna Julio Cesar. Palla che rimbalza addosso a Milik e finisce a Mertens che insacca il più facile dei palloni.

Il Benfica esce letteralmente dal campo e il Napoli rischia di dilagare.

Invece gli azzurri si rilassano e un errore di Jorginho consente al giovane talento Goncalo Guedes, appena entrato, di accorciare le distanze.

Sarri corre ai ripari e sostituisce gli esterni: dentro Insigne per Callejon ed esordio pure per Giaccherini che sostituisce il devastante Mertens.

Ma prima della fine il Napoli si distrae ancora e Salvio segna il secondo gol per i portoghesi.

Dopo il 4-0 ad uscire con la testa dal campo è stato invece il Napoli, che ha dormito sugli allori e ha consentito ai lusitani di rendere meno traumatica la sconfitta.

Lezione tattica di Sarri all'allenatore del Benfica. Ben conoscendo l'attitudine al palleggio delle squadre portoghesi, il Maestro toscano ha impostato la gara su ripartenze velocissime che hanno fatto malissimo ai campioni del Portogallo.

Con buona pace di quanti sostengono che uno dei limiti di questo Napoli sia l'incapacità di cambiare pelle, di giocare in modo diverso dal solito.

Il calcio è bello perché ognuno può dare la propria interpretazione. Ma i fatti restano: 4-2 per il Napoli e azzurri in vetta al girone. Napoli 6 punti, Besiktas 2, Dinamo Kiev e Benfica 1.


Antonio Milucci per Sportmagazinenews