Il "Milucci" pensiero: Napoli ancora beffato in trasferta


All'Olimpico di Roma  si giocava il secondo posto e l'accesso diretto alla fase a gironi della prossima Champions League.

Spettatore interessato Aurelio De Laurentiis, per il quale i 50 milioni di euro tra premi, diritti e incassi che la Champions garantisce sono un'occasione che il Napoli non può sprecare per il terzo anno consecutivo.

Infatti, in settimana  il presidente ha finalmente accettato di incontrare la delegazione formata da Reina e dal capitano Hamsik per discutere del premio qualificazione che la squadra si dividerà qualora dovesse centrare il secondo posto in classifica.

I risultati del patto presidente-giocatori si vedono subito anche in campo.

Sin dalle prime battute, il Napoli dimostra di essere venuto a Roma con la testa giusta

Il primo tempo scorre via senza pericoli per gli azzurri, che anzi possono lamentarsi per un gol annullato a Callejon per fuorigioco.

Al momento della partenza del lancio di Mertens, solo il ginocchio dello spagnolo sembra essere aldilà dell'ultimo difensore giallorosso.

Ed è sempre il Napoli a costruire l'unica palla gol della prima frazione di gioco, grazie ad un prodigioso aggancio di Higuain che salta due difensori in un colpo solo. Salva Szczesny in disperata uscita.

Partita molto tattica, con le due squadre che pressano a tutto campo, raccolte in appena 20 metri.

Deludente, nel primo tempo, la prova di Hamsik, alla 400esima gara in maglia azzurra, che nelle grandi partite in trasferte si nasconde sempre e sbaglia tutto quello che può sbagliare.

Nel secondo tempo, invece, cresce lo slovacco e cresce tutto il Napoli.

La Roma si ripresenta in campo priva di Florenzi per un sospetto stiramento oltre che di Manolas, uscito a metà primo tempo per un colpo ad un occhio.

Ma è sempre il Napoli a fare la partita.
I giallorossi si affidano soltanto a sporadici contropiede dell'egiziano Salah, dominato però da un Koulibaly stratosferico.

Palle gol sprecate da Higuain, El Shaarawy, Hamsik e Lopez.

Poi, a 15 minuti dalla fine Spalletti inserisce Totti, Core de Roma. E il Pupone mette due palle pericolose in area di rigore azzurra.

Sulla prima è bravo Koulibaly a disinnescare la minaccia. La seconda la lavora bene Pjanic in area e la offre a Nainggolan che dal limite dell'area batte Reina.

Sembra di rivedere il film già visto allo Stadium di Torino.

Ma stavolta, forse, il finale è ancora più amaro perché nel secondo tempo il Napoli ha dominato la partita.

Anche il pareggio sarebbe andato stretto agli azzurri.

Ma tant'è, corsa al secondo posto ancora viva se il Napoli saprà ripetere, nelle ultime tre partite, prestazioni dello stesso livello di quella dell'Olimpico.



Antonio Milucci

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