Il "Milucci" pensiero: "Niente veleni sul campionato"


6 gennaio 2016, allo Stadio San Paolo si gioca Napoli-Torino, gara valida per la 18esima giornata del campionato di serie A.

Al minuto 32 del primo tempo, il partenopeo Ghoulam atterra in area di rigore azzurra il granata Perez con un intervento in scivolata da dietro.

L'arbitro della partita, il Signor Marco Di Bello di Brindisi, decreta il calcio di rigore e non ammonisce l'autore del fallo.

L'intervento di Ghoulam era, in tutto e per tutto, uguale a quello effettuato dallo juventino Alex Sandro domenica 20 marzo 2016 durante il derby Torino-Juventus.

Eppure, l'allenatore del Torino Ventura, nel dopopartita, non fece alcun riferimento all'episodio e non ravvisò alcuna irregolarità nella decisione del sig. Di Bello.

Come se non bastasse, nessuno dei super accreditati moviolisti nazionali, nell'analizzare la partita, ritenne sbagliata la decisione del fischietto brindisino.

Nessuno gridò allo scandalo, nessuno pavento' inciuci o complotti.

Analizzando gli altri episodi contestati del derby di Torino, le immagini non evidenziano alcuna testata all'arbitro Rizzoli da parte del bianconero Bonucci.

La protesta del difensore juventino è, indubbiamente, eccessiva e per questo motivo viene gestita dal direttore di gara con l'ammonizione del giocatore. Ma non merita altri provvedimenti.

Per quanto riguarda il fuorigioco inesistente di Lopez in occasione del gol annullato ingiustamente al Toro, il guardalinee è perfettamente allineato con i due giocatori e, per questo motivo, impossibilitato a vedere la scarpetta di Cuadrado che tiene in gioco l'attaccante granata.

Come vedete, si tratta di episodi riconducibili tutti alle normali dinamiche di una partita di calcio. Nulla di scandaloso.

I tifosi del Napoli, quest'anno stanno ammirando una squadra bellissima e fortissima, che gioca un calcio fantastico, esaltato dalle prodezze di uno dei più forti attaccanti al mondo, uno dei più grandi giocatori mai visti in Italia.

Per questi motivi, gli azzurri hanno ancora tutte le possibilità di vincere questo scudetto. Lo dice la forza della squadra partenopea, lo confermano le statistiche: se la Juventus dovesse vincere tutte le partite da qui a fine campionato, realizzerebbe un filotto di 27 vittorie e un pareggio nelle ultime 28 partite di campionato.

Qualcosa che non è mai accaduto in alcun campionato di massima divisione europea, in oltre 100 anni di calcio. Qualcosa che difficilmente accadrà.

Eviterei, quindi, di alimentare vittimismi e dietrologie, che altro non fanno se non fornire ai calciatori azzurri facili alibi e giustificazioni.

Il Napoli deve lottare per vincere il titolo fino all'ultima giornata di questo campionato, fino a quando ci sarà ancora una speranza.

E se gli azzurri non dovessero riuscire a raggiungere i bianconeri, la colpa non sarà stata degli arbitri ma degli errori commessi dal Napoli nel big match di Torino, in occasione del gol di Zaza.

Mertens che perde con troppa superficialità una palla sanguinosa dalla quale parte il contropiede juventino.

Callejon che invece di aspettare la seconda palla, salta ostacolando Hysaj e lasciando libero Alex Sandro.

Koulibaly che invece di portare Zaza sul piede sbagliato, gli consente di girarsi sul sinistro.

Albiol che si gira invece di attaccare l'avversario.

Reina troppo fuori dai pali per poter intercettare il tiro del bianconero.

Cinque errori in una sola azione. Errori, niente altro. Errori come quelli che hanno commesso e commetteranno i direttori di gara, da qui alla fine del campionato. Questo almeno fino a prova contraria.

Non avveleniamo inutilmente il clima, godiamoci questo fantastico finale di stagione e incrociamo le dita.

Forza Napoli!




Foto da Premium Sport



Antonio Milucci

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