Il "Milucci" pensiero: "Il Napoli fatica contro una provinciale"


Fatica e sbuffa, il Napoli, contro un Milan che si presenta al San Paolo con l'abito della provinciale: tutti dietro la linea del pallone e continui raddoppi in ogni zona del campo.

I rossoneri non concedono la profondità alle frecce azzurre e non si lasciano mai prendere alle spalle.

In queste condizioni, il gol poteva venire solo da fuori area: minuto 39, tiro di Insigne deviato da Abate e palla che beffa il talentuoso ma inesperto Donnarumma.

Partita in discesa? Non di questi tempi.
Infatti, passano solo 5 minuti e i rossoneri pareggiano con l'unico tiro in porta della loro partita, di Bonaventura lesto a sfruttare una difettosa respinta di Koulibaly.
Tutto da rifare per il Napoli.

Azzurri che schiumano rabbia al ritorno in campo, ma che difettano in lucidità. Come avevamo abbondantemente previsto, l'intensificarsi degli impegni di campionato e coppa toglie smalto ad una squadra che sembra lontana parente di quella ammirata fino a qualche settimana fa.

In particolare, pagano dazio Hamsik, Callejon e Hysaj in campo pure a Villareal, ma anche Insigne, Allan e Ghoulam non sembrano al massimo della loro condizione.

Discorso a parte merita Gonzalo Higuain, ormai marcato a sandwich dai due centrali avversari, che quando non segna si innervosisce e passa la serata a protestare con arbitro e avversari.

Il Pipita, dall'alto della sua classe cristallina, dovrebbe trovare il modo di rendersi utile alla squadra anche nelle peggiori condizioni, magari venendo a prendere il pallone lontano dall'area avversaria per favorire gli inserimenti di Hamsik e degli esterni.

Ancora una volta, quindi, i migliori sono risultati le due pecore nere della gestione Benitez: Jorginho, che dirige tutte le azioni azzurre e che recupera un'infinità di palloni in mezzo al campo; e Koulibaly, muro insuperabile in difesa e insidia costante sui calci piazzati in attacco.

Sarri, dal canto suo, ha provato a rimescolare le carte inserendo Mertens al posto dello spento Callejon, per cercare con i dribbling del belga, di far saltare il bunker rossonero.

Nel finale, poi, ha addirittura rischiato la carta Gabbiadini al posto di Allan, disponendo il Napoli con un rischiosissimo 4-2-4, ma a nulla è servito.
Gara pari e azzurri ancora a -1 dalla Juventus capolista.

Si torna in campo giovedì in Europa League contro gli impenetrabili spagnoli del Villareal.
Cosa farà Sarri? Manderà in campo i titolarissimi rischiando poi l'osso del collo nella successiva, cruciale gara di campionato a Firenze?
Oppure, come all'andata, schiererà una squadra zeppa di seconde linee rischiando l'eliminazione dall'Europa?

Comunque andrà, nei prossimi sei giorni ne sapremo di più sulle vere ambizioni e sui reali obiettivi di questo Napoli.


Antonio Milucci

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