Il "Milucci" pensiero: "Nessuna pressione da parte della Juve, Napoli devastante"


Per la quarta settimana consecutiva, il Napoli va in campo conoscendo in anticipo il risultato della diretta concorrente al titolo.

Solo che questa, nel frattempo, è cambiata: al posto della balbettante Inter di Mancini da questa settimana c'è la Juve schiacciasassi di Dybala e Pogba, che vince passeggiando sul campo del Chievo orfano di Paloschi.
Azzurri in campo, quindi, con la pressione di essere costretti a vincere per mantenere il vantaggio in classifica.
Come se non bastasse, al San Paolo scende in campo l'organizzatissimo Empoli di Giampaolo, che ha proseguito l'ottimo lavoro fatto in Toscana da Sarri.

Ma i partenopei non si lasciano intimidire dalle pressioni juventine, dalle ammonizioni dei diffidati Hysaj e Allan, dal temporaneo vantaggio empolese favorito da una sfortunata deviazione di Callejon su calcio piazzato.
La squadra di Sarri risponde subito con Higuain che schiaccia in rete un assist al bacio di Insigne e con lo stesso Lorenzinho che inventa una punizione di maradoniana memoria, ribaltando il risultato già nel primo tempo.

Nel secondo si scatena finalmente Callejon, prima propiziando con una velenosa rasoiata un'autorete di Camporese e poi chiudendo in prima persona sul secondo palo due deliziose parabole inventate dal neo entrato Mertens. Distanze ristabilite e Napoli  ancora in vetta
.
Si torna in campo già mercoledì all'Olimpico di Roma, privi degli squalificati Allan e Hysaj, contro quella Lazio che lo scorso anno privò gli azzurri della partecipazione alla Champions League.

Prima, però, ci sarà la chiusura della finestra di mercato più noiosa che il calcio italico ricordi, priva di grossi colpi, che al Napoli ha regalato solo l'inesperto Grassi e l'onesto rincalzo Regini. De Laurentiis, dopo aver annunciato grandi campioni, ha ripiegato su mezze figure raccontando la favola che a Gennaio si rinforza solo chi ha sbagliato in Estate e che i big non si muovono a metà stagione. 

Confortati dalla classifica, i napoletani sembrano avergli creduto. A noi sembra un errore grave, giustificato con spiegazioni risibili. Ma lo diciamo sommessamente, augurandoci per primi che lo stellone del Presidente ci protegga ancora una volta, ora più che mai.