Rossi-Marquez: scintille di fuoco. Chi ha ragione ?


Al settimo giro di una gara decisiva a Sepang,  per le sorti del mondiale accade un fattaccio che rimarrà purtroppo scritto in caratteri indelebili sulla carriera di Valentino Rossi.
 E sottolineiamo purtroppo. 
Accade una cosa che non avevamo mai visto prima: la gara era già nel vivo, con Pedrosa bravissimo a scappare al comando seguito da un Lorenzo che, dopo una partenza imperfetta, in poco tempo si era prima sbarazzato in fretta delle Ducati di Iannone e Dovizioso e subito dopo aveva superato Marquez per cercare di mettere un pilota tra lui e Rossi. Operazione riuscita.

Quello che nessuno invece si aspettava era vedere la bagarre incredibile tra Marc e Valentino: sorpassi, controsoprassi, traiettorie al limite, contatti leggeri, Valentino che manda a quel paese Marquez, lo spagnolo che non replica e tira dritto per la sua strada. Poi, al 7° giro appunto, il patatrac: alla curva 14 Rossi entra piuttosto largo e spinge Marquez largo oltre il cordolo. Rossi lo guarda negli occhi, Marc tenta il sorpasso e, d’istinto, Rossi apre la gamba e rifila un calcetto alla Honda del rivale che cade e vola via strisciando sull’asfalto per poi ritirarsi al giro dopo. Alt, stop, gara finita.
Perché non interessa più a nessuno che Pedrosa vinca, che Lorenzo arrivi 2° e riduca a 7 in punti di svantaggio su Rossi che chiude 3°, finisce sotto inchiesta e la direzione gara gli rifilasse una (giustissima, a parer nostro) condanna: tre punti sulla patente, che sommati al quarto perso a Misano, lo costringeranno a partire ultimo tra due domeniche a Valencia.
Ciò che resta a questo punto è il fiume di parole di tutti i commentatori, tecnici e giornalisti di quanto successo. E allora anche noi diciamo la nostra per cercare le colpe di questa situazione che, ripetiamo, sporca in modo indelebile la carriera di un grande pilota. Un’onta che sarà difficile cancellare e che resterà scolpita nella mente dei tifosi per tutta la vita.
Provocazione boomerang.
E’ quanto succede giovedì pomeriggio, in conferenza stampa. Valentino, a sorpresa, si presenta e accusa Marquez di aver voluto, in Australia, favorire Lorenzo. Dice di avere i dati delle telemetrie che dimostrano come Marquez fosse decisamente più veloce di tutti e che invece avesse rallentato ad arte lui e la sua Yamaha, per evitare che si avvicinasse troppo a Lorenzo. Marquez , stupito, replica: “L’ho talmente favorito che all’ultimo giro l’ho passato e vinto. Semmaio io ti ho fatto un favore, gli ho tolto 5 punti”. Una provocazione, quello del Dottore, che dopo quanto successo si capisce che si è ritorta contro di lui.
Marquez non dimentica
E’ stato zitto per tutto il week end, ma oggi in gara ha messo in scena il suo piano. Se proprio pensi che ti abbia danneggiato, pensa Marc, guarda un po’ cosa ti combino adesso. E Marquez, volutamente, ingaggia una bagarre incredibile. Lascia passare Lorenzo e si ingarella con Rossi. Un giro, due giri, tre giri e i due si rifilano sorpassi al limite. Rossi ribatte e Marquez non molla: Valentino lo manda anche platealmente a quel paese, ma lui insiste, è un francobollo, Honda e Yamaha incollati. La tensione sale al limite fino a quando…
Rossi perde la testa
La reazione di Rossi è di quelle censurabili. La sua colpa? Aver ceduto alle continue provocazioni dello spagnolo, aver allargato la gamba e fatto cadere Marquez. Brutta scena, ripetiamo. Adesso molti spiegheranno al mondo che ci sono delle attenuanti per il Dottore che prima o poi certi provocazioni non le sopporti più e ti scappa qualcosa nel cervello che ti fa fare cose incredibili.
Gioco sporco
Valentino ha giocato duro e il pensiero corre a tutte le volte che il Dottore è arrivato a punti di rottura. La stampa spagnola ci sta sguazzando in queste ore, tirando fuori tutti gli esempi in cui Rossi non è stato proprio pulito. Si ritirano fuori il sorpasso su Biaggi in Sudafrica 2004 (molto simile a quella di oggi, con Max che rimase in sella) su Gibernau a Jerez 2005 (con Sete che finisce lungo) e ancora il sorpasso su Stoner a Laguna Seca 2008 e su Lorenzo a Barcellona 2009 e ancora su Stoner a Jerez 2011. I giornalisti spagnoli ovviamente ci giocano, fa loro comodo anche perché direttamente interessati.
La versione di Rossi
“Purtroppo non volevo arrivare a questa fase della storia. Mi sarei voluto solo giocare il campionato con Jorge però oggi Marquez ha dimostrato che quanto avevo detto giovedì in conferenza stampa era vera. Sperando che smascherandolo fosse un avvertimento abbastanza chiaro e si comportasse in maniera diversa. Invece oggi ha fatto anche peggio e questa è stata la sua reazione. Però devo anche dire che nell’incidente, nel contatto, io non volevo farlo cadere, non era mia intenzione, volevo solo portarlo fuori traiettoria, rallentarlo. Questo anche perché mi aveva portato allo sfinimento e volevo cercare di sfuggirle alla sua marcatura scorretta. Quado sono andato largo ci siamo toccati, ma non è assolutamente vero che gli ho dato un calcio e poi se dai un calcio in quel posto lì a una motogp non è che cadi. E dalle immagini dall’elicottero si vede chiaramente come sono andate le cose, lui con il manubrio mi ha toccato la gamba io ho perso la pedana dopo la sua caduta. Adesso? Adesso con questa sanzione dico che ha vinto Marquez, voleva farmi perdere il mondiale e ci è riuscito. Non penso che sia giusta. Raramente abbiamo visto cose così nel nostro sport. Penso che anche lui oggi abbia fatto una bruttissima figura”
La versione di Marquez
“All’inizio non avevo il ritmo giusto, facevo fatica ma mi stavo riprendendo bene. La mia intenzione era passare Valentino per cercare di andare a prendere Pedrosa e Lorenzo, però Valentino quando mi ha sorpassato ha rallentato moltissimo, mi ha addirittura guardato e poi mi ha dato un calcio buttandomi per terra. Posso solo dire questo e quello che si è visto alla tv. Io so soltanto che nel calcio, quando fai una cosa del genere, estraggono il cartellino rosso e sei espulso. Io invece ero al box a vedere la gara e lui era lì che girava tranquillo. E questo non va assolutamente bene: qui ci giochiamo la vita, dovremmo ricordarcelo tutti. Quanto accaduto per me finisce qui, ma non penso assolutamente che sarà così: a Valencia farò la mia gara per vincere, quanto accaduto oggi segnerà me e tanta altra gente”.
E adesso? Cosa succederà a Valencia ?

Fonte: Corsanews.it 

Foto Sky Sport