Leandro Castan: "Non riuscivo a calciare il pallone, la Roma mi ha salvato"


Leandro Castan è un miracolato e lui lo sa. 

Anche se le sue probabilità di morte erano vicine all'1%, Castan ha rischiato di appendere le scarpette al chiodo per un maledetto cavernoma.

Proprio Castan ha voluto ricordare gli ultimi sedici mesi della sua vita rilasciando dichiarazioni a "Il Diario": 

"Se mi fossi trovato in un’altra squadra avrei smesso di giocare. La Roma aveva appena venduto Benatia ed io dovevo essere il perno principale della difesa. Cominciai a vedere male, ma non riuscivo a capire cosa mi stesse accadendo. Mi stavo curando ma arrivo lo stop dai medici, mi sentivo perso e volevo tornare in Brasile. Mi dissero che dovevo operarmi-continua Castan-sapevo che la mia probabilita’ di morire era vicina all’uno per cento. Nei mesi successivi all’ operazione, non riuscivo a calciare il pallone, e così decisi di rescindere con la Roma, ma Sabatini e stato più forte di me ed ora eccomi qui di nuovo con la maglia giallorossa”