La nuora ha l'amante, il suocero chiede aiuto al clan per sparagli: arrestato


I carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del capoluogo a carico di 5 persone ritenute a vario titolo affiliate o contigue al clan camorristico dei Polverino, operante nell'hinterland a Nord di Napoli e in vaste aree della provincia.

Sono accusati di lesioni personali gravissime e di detenzione e porto illegali di armi aggravati dall'aver agito con finalità mafiose. 

Nel corso di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea i militari dell'Arma hanno scoperto il mandante e gli esecutori di un ferimento chiesto da un imprenditore vicino al clan per «punire» un cittadino straniero che aveva intrattenuto una relazione extraconiugale con una parente.


L'uomo, infatti, avrebbe intrattenuto una relazione sentimentale con la nuora di un noto imprenditore giuglianese, Gennaro Di Razza, proprietario del famoso complesso turistico Impero 2 e amico del super boss Giuseppe Polverino. Da questi sarebbe stato impartito l'ordine di gambizzare il giovane bosniaco, residente a Quarto. La vicenda è stata quindi ricostruita così dai carabinieri del nucleo investigativo di Napoli, che stamani hanno notificato cinque ordinanze di custodia cautelare.

Destinatari del provvedimento mandanti ed esecutori di quella spedizione punitiva. I cinque sono: il boss Giuseppe Polverino, 59 anni; l'imprenditore giuglianese Salvatore Simioli, alias 'o sciacallo, affiliato al clan operante tra Marano e Quarto, 48 anni; Sabatino Cerullo; 48 anni; Salvatore Liccardi, 41 anni; Gennaro Di Razza, 66 anni.


Fonte: Il Mattino