Parma calcio sul baratro del fallimento: rinviata gara con l'Udinese


«Non ci sono i soldi per pagare gli steward domenica allo stadio? Da oggi non ci fa più credito nemmeno la farmacia per acquistare i medicinali per i giocatori e il medico è rimasto senza auto, pignorata dall’ufficiale giudiziario». A parlare è uno dei dipendenti del Parma Fc, le vere vittime di una vicenda che ora dopo ora diventa sempre più drammatica. 

Il baratro del fallimento è ormai l’unica prospettiva rimasta dopo una giornata ancora senza bonifici e con in più il rinvio di Parma-Udinese, gara che era in programma domenica allo stadio Tardini. La decisione finale sul match è arrivata direttamente dal presidente della Figc Carlo Tavecchio. Il Prefetto di Parma aveva inizialmente dato l’autorizzazione a far giocare la partita a porte chiuse, ma il numero uno della Federcalcio ha deciso per lo stop definitivo dopo aver sentito, recita il comunicato ufficiale, «l’Associazione italiana calciatori e l’Associazione italiana allenatori di calcio, che hanno espresso il disagio dei calciatori e degli allenatori di entrambe le squadre a giocare a porte chiuse» e «sentito anche il sindaco della città di Parma». Già il primo cittadino M5s di Parma, sempre più centrale nella vicenda. 

Dopo il summit di ieri sera a Roma con lo stesso Tavecchio e con il presidente di Lega Beretta, oggi Federico Pizzarotti ha incontrato prima il presidente crociato Giampietro Manenti, poi i giocatori ed infine in serata i dipendenti. «Avremo ogni giorno un tavolo di concertazione per monitorare l’andamento della situazione perché ora nessuno può nascondere che il momento è critico. Il vaso è colmo - ha detto Pizzarotti - Le garanzie di Manenti? Nessuna garanzia. A parole sono state dette le stesse cose dei giorni scorsi, ma le parole non sono utili a pagare i conti. Troppi i punti oscuri»

Talmente oscuri che Pizzarotti nel primo pomeriggio si è recato negli uffici della Procura della Repubblica di Parma assieme ai legali della Figc. Un incontro con i pm che hanno aperto il fascicolo per fallimento (udienza fissata il 19 marzo prossimo) per avere chiarimenti sui tempi tecnici dell’iter giudiziario, insomma capire quanto tempo è ancora a disposizione per tentare l’impresa disperata di salvare il club. Salvataggio che ormai, è evidente, non passa più da Giampietro Manenti. 

Fonte: La Stampa.it