SCOPRIAMO L’ARSENAL, UN CLUB DI ALTRI TEMPI

Dite la verità quante volte abbiamo visto partite del campionato inglese ed abbiamo esclamato: “Ma quanto è bello il calcio d’Inghilterra!“.
Oggi, per me che scrivo, è il giorno che aspettavo da sempre. Sì, perchè chi ama davvero il calcio inglese (e non sono l’unico), ha inserito nella propria testa e forse nel proprio cuore anche una seconda squadra per cui tifare.
Sia chiaro, niente e nessuno mi potrà far distrarre dal Napoli, ma l’Arsenal è entrato nella mia testa circa venti anni fa. Nel nostro campionato di calcio – quello italiano s’intende – ho sempre assistito a partite con giocatori con età media prossima ai 30 anni; nel nostro campionato di calcio ho sempre assistito a giocatori che non possono mai avvicinarsi ai tifosi all’esterno del rettangolo di gioco; nel nostro campionato di calcio ho sempre assistito a troppe dichiarazioni di presidenti, calciatori e procuratori che fanno del calcio una ragione di vita; nel nostro campionato di calcio spesso ho assistito a partite con stadi semi-vuoti o quasi mai pieni.
Negli anni ’90, quelli che hanno visto per intenderci il nostro amato Napoli sprofondare economicamente – premesso che ero sempre presente in qualsiasi partita degli azzurri al San Paolo – mi appassionai al calcio estero. Facendo zapping, seduto sul mio comodo divano, mi soffermai a guardare una partita di calcio: Arsenal- Sheffield Wednesday.
Era la finale d’Inghilterra, meglio conosciuta come la FA Cup. Per chi non lo sapesse, per gli inglesi, vincere la FA Cup è ancora più importante di vincere il campionato (Premier League) e questo per un solo motivo: chi vince, infatti, la Coppa d’Inghilterra per quella stagione diventa la squadra più forte dell’intero paese.
Ecco perchè nell’albo d’oro  della Coppa d’Inghilterra potrete leggere nomi di squadre semi-sconosciute come il Bury, oppure il Bradford o ancora il Burnley. Squadre che danno l’anima con giocatori anonimi pur di vincere quella coppa. Fu in quei minuti interminabili che mi appassionai al calcio inglese ed in particolar modo all’Arsenal. Quel gol nei minuti finali del difensore dei “Gunners”  Andy Linighan, mi fece entrare prepotentemente  con la testa nel calcio inglese e nel mondo dell’Arsenal. Quello stadio strapieno per una finale di coppa nazionale (quando da noi negli anni’90 la coppa Italia era snobbata ed anche tanto), quella commozione finale dei giocatori dell’Arsenal, il loro capitano Tony Adams che regalava la coppa ai tifosi a fine partita, mi fece capire che forse il calcio italiano poteva imparare e tanto da quello inglese: l’Arsenal era una squadra d’altri tempi, una società che mette al centro dell’attenzione il tifoso stesso prima dei propri giocatori. Così nacque il mio fascino per l’Arsenal, una squadra che è entrata di diritto nella cultura sociale inglese e non solo.
Giocatori che vanno a cena con i tifosi, ragazzi di 17 anni che giocano da titolari in prima squadra magari in una semi-finale di Champions League (Gibbs in Arsenal- Manchester United Champions League del 2009) , un allenatore, Arsen Wenger, che guarda il calcio a 360°, una politica finanziaria di alto livello che ha portato il club ad essere uno dei più ricchi al mondo, le vittorie negli stadi più importanti del mondo, hanno fatto il resto.
Il Napoli, la nostra squadra del cuore, oggi affronta per la prima volta nella sua storia l’Arsenal. Una squadra, una società di altissimo livello: basti pensare che hanno costruito il nuovo stadio (a meno di un km di distanza dal mitico Highbury) in 24 mesi e con finanziamenti di sponsor.
Per la prima volta il Napoli giocherà nell’Emirates Cup, coppa nella quale hanno giocato le squadre migliori del mondo e vinta tre volte su cinque dalla squadra di casa. Sarà senz’altro una grande emozione per il Napoli e per noi tifosi vedere la nostra squadra giocare in uno degli stadi più importanti del mondo.
L’Arsenal, club fondato nel 1886, è una delle quattordici squadre professionistiche di calcio della città di Londra. Non retrocede in First Divison (la nostra serie B) dal 1920, record assoluto per una squadra di calcio britannica. Ha vinto per 13 volte la Premier League, due volte la FA Cup, dodici volte la  Charity Shields. In ambito internazionale, è una delle dodici squadre che hanno raggiunto le finali di tutte le tre principali competizioni europee. Ha vinto una Coppa delle Coppe e una Coppa delle Fiere. Il club dei “Gunners”, conta una schiera di tifosi molto nutrita, distribuita in ogni parte del mondo, dagli Stati Uniti all’Indonesia, dall’Australia all’Italia stessa.
Il club londinese ha fatto anche da sfondo ad uni dei film più antichi della storia del calcio: The Arsenal Stadium Mistery del 1939. E più recentemente, nel 1992, è stato pubblicato “Febbre a 90°”, di Nick Hornby. Il libro, uno dei più venduti al mondo, ha avuto anche un ruolo sociale importante: quello di riabilitare il calcio nella società britannica in quegli anni sconvolti dal fenomeno degli hooligans.
Si potrebbe scrivere all’infinito dell’Arsenal. Noi preferiamo fermarci qui, siamo già contenti che oggi, proprio oggi, la nostra squadra del cuore,  il Napoli, affronti una delle squadre e società più forti del mondo, sperando che il nostro presidente  Aurelio De Laurentiis ci possa portare presto in alto ed al loro stesso livello e perchè no superarlo in fretta.

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Massimiliano Alvino