RISCHIO SLA PIÙ ALTO PER I CALCIATORI ? PARTE UNA RICERCA…


Io se potessi scenderei in campo adesso, su un prato o all’oratorio, perchè io amo il calcio“. 
Sono le parole simbolo di un grande ex calciatore: Stefano Borgonovo. Lui,  sta lottando da anni contro una grande malattia: la SLA (Sclerosi lateraleamiotrofica).  E come lui anche altri giocatori della serie A hanno lottato e spesso purtroppo non ce l’hanno fatta, è il caso ad esempio di Adriano Lombardi, Lauro Minghelli e Gianluca Signorini. Questa malattia, chiamata anche morbo di Gehrig , dal nome del giocatore di baseball statunitense prima vittima accertata della malattia, colpisce i motoneuroni sia centrali che periferici del sistema nervoso.
Ma il rischio SLA è più alto per i calciatori ? Proprio in questi giorni, così come pubblicato anche oggi dal “Venerdì di Repubblica“, è partita una ricerca dell’Istituto “Mario Negri” di Milano, che ha come obiettivo verificare se c’è una correlazione tra l’attività calcistica e l’insorgere della malattia. Un legame ricercato ed  evidenziato anche in alcuni studi del passato, fra tutti quello del Prof. Chiò dell’ospedale “Le Molinette” di Torino e dall’epidemiologo Dott.Vanacore,  i quali grazie ai loro studi sono certi che i calciatori hanno una maggiore probabilità di ammalarsi di SLA rispetto ad un altro sportivo.
Sono state avanzate alcune ipotesi a riguardo” afferma Ettore Beghi, responsabile del laboratorio di malattie neurologiche dell’Istituto Mario Negri di Milano. “Ad esempio una relazione tra la SLA e alcune caratteristiche  di questo sport, come il verificarsi di traumi multipli, soprattutto cerebrali, l’esercizio fisico molto impegnativo e l’assunzione di antinfiammatori e integratori alimentari“.
Ora per verificare tali ipotesi, la ricerca prenderà in considerazione alcune centinaia di ex calciatori professionisti di serie A, B, C e D residenti in Lombardia dal 1970 ad oggi e valuterà se, e in che termini, abbiano avuto contatti con strutture sanitarie per sospetto di malattie neurodegenerative, come la SLA, ma anche l’Alzheimer ed il Parkinson.

Massimiliano Alvino